La dislessia non fa più paura. Scuola e sanità uniscono le forze per contrastare i disturbi dell'apprendimento

FERMO - A scuola sono lenti e svogliati, ma parlano e si fanno capire bene. Sono i bambini affetti da dsa (disturbi specifici dell'apprendimento: dislessia, disgrafia e discalculia i più comuni). In Italia sono il 5% della popolazione scolastica, percentuale che non si discosta da quella locale.

Fino a una decina d'anni fa, la difficoltà di questi bambini a leggere alla lavagna o a scrivere numeri e lettere era spesso confusa con disturbi della vista, e se con gli occhiali la situazione non migliorava, si sospettava la presenza di qualche deficit cognitivo.

Si è dovuto aspettare fino il 2009 perché nelle scuole italiane questi disturbi cominciassero ad essere tenuti sotto controllo. L'anno dopo l'Italia si è dotata di una legge, la 170, che regolamenta questa delicata materia, e dal 2012 scuola e servizi sanitari hanno cominciato a collaborare per aiutare i bambini e le loro famiglie ad affrontare tali problematiche.

Su questa scia anche la Provincia di Fermo da qualche anno mette in rete le proprie risorse. Stamattina è stato rinnovato il protocollo di intesa che vede coinvolte le varie realtà che gravitano intorno ai disturbi dell'apprendimento (Asur Area Vasta 4, Ambiti Territoriali Sociali 19, 24 e 24, Centri territoriali per l'integrazione, Associazione italiana dislessia sezione di Fermo e, per la prima volta, Ufficio scolastico Ascoli Piceno-Fermo).

Il protocollo avrà la durata dell'anno scolastico. In questo arco di tempo saranno messe in atto una serie di azioni di sensibilizzazione, formazione e prevenzione rivolte a tutte le scuole di ogni ordine e grado. In particolare, le prime classi delle scuole materne saranno sottoposte a screening che permetteranno di diagnosticare nei bambini segnali che potrebbero sfociare in disturbi dell'apprendimento. In tal caso si metterà in moto un processo che, partendo dalla diagnosi, coinvolgerà scuole e famiglie. Le prime, attraverso personale appositamente formato, aiuteranno i bambini fornendo loro metodi di studio adeguati per superare le difficoltà dovute a questi disturbi; le altre avranno la possibilità di usufruire, per i loro figli, di trattamenti riabilitativi gratuiti presso il servizio sanitario locale.

Dalle precedenti esperienze è stato dimostrato che, se diagnosticati per tempo e trattati in modo adeguato, i disturbi dell'apprendimento si riducono in modo notevole, permettendo ai bambini di avere una vita scolastica soddisfacente.


Francesca Pasquali

Devi effettuare il login per inviare commenti

Annunci

Vai all'inizio della pagina
Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione