Progettando insieme. In autunno in Comune apre l'Ufficio Europa

PORTO SAN GIORGIO - Il modello da seguire è San Benedetto del Tronto. Lì, da diversi anni, il Comune ha aperto un Ufficio Europa che si occupa di progettare e intercettare fondi comunitari. Dal prossimo autunno anche Porto San Giorgio avrà il suo di Ufficio. Una delibera di Giunta ne ha approvato l'istituzione. Il personale, che da un paio d'anni segue corsi di formazione ad hoc, è pronto ad attivarsi.

“In questo momento storico - spiega l'assessore alla Politiche Europee Valerio Vesprini - l'Europa è una grandissima opportunità per i Comuni. Enormi somme di denaro proveniente dalla Comunità Europea tornano indietro perché non vengono utilizzate, mentre quelle utilizzate, soprattutto nei Comuni medio-piccoli, lo sono da parte di società che riescono ad ottenere partnership con i Comuni”.

Quali sono i vantaggi di un Ufficio Europa? “Innanzitutto creare ordine all'interno del Comune. Con l'istituzione dell'Ufficio - che sarà composto dal dirigente Dino Vesprini, dal coordinatore Sergio Ferrini e da un dipendente per ogni settore - ognuno avrà un ruolo preciso e saranno individuate le figure a cui rivolgersi nelle diverse situazioni. Siamo consapevoli di non riuscire, da soli, a realizzare progetti, ma in questo modo sarà più facile dialogare con gli altri enti per lavorare insieme”.

Qualche progetto in cantiere? “Partiamo dal presupposto che i progetti da presentare devono rispondere agli obiettivi indicati dalla Comunità Europea, che in questo periodo riguardano soprattutto scambi turistici e culturali tra gli abitanti dei diversi Stati e sostenibilità ambientale, con in testa risparmio energetico e mobilità dolce. Così, il giorno di Ferragosto saremo a Varpalota (Ungheria) per un progetto sportivo e culturale che vedrà coinvolti la nostra squadra di calcio e le nostre specialità culinarie e tradizionali. Si tratta di un progetto che, oltre ad Italia e Ungheria, coinvolge Croazia, Austria, Romania e Slovenia. Il nostro obiettivo è partire da iniziative come questa per arrivare a progetti molto più grandi”.

Francesca Pasquali