Alle Cisterne Romane le sculture di Gino Del Zozzo. Trasatti: "Primo passo verso il museo di arte contemporanea della città"

FERMO - Dal Pugile all’Aquilotto, dall’Alchimista al Lottatore. Sono alcune delle quindici sculture donate dalla famiglia dello scultore e poeta Gino Del Zozzo alla città di Fermo. Legno, calcare, arenaria: tanti i materiali a cui l'artista ha dato vita nella sua lunga carriera. Le opere potranno ora essere ammirate alle Cisterne Romane dove stamattina è avvenuta la donazione, alla presenza della figlia Milvia e del genero Michele Menduni.

“A nome dell’intera città di Fermo - ha detto il sindaco Paolo Calcinaro - siamo grati alla famiglia per questa donazione, per l’altissimo valore artistico delle opere del maestro Del Zozzo, che costituiscono un patrimonio unico nel loro genere, in quanto testimoniano l’intensa attività culturale (250 le opere scultoree classificate e catalogate) di uno dei più illustri artisti fermani, personalità di spicco nel panorama artistico italiano”.

“Si tratta - il commento dell'assessore alla Cultura Francesco Trasatti - di opere che costituiranno il primo nucleo del futuro museo di arte contemporanea di Fermo. Questo momento era molto atteso perché da tempo si voleva dare una collocazione definitiva a questi autentici capolavori, per rendere merito alla loro bellezza e per renderli fruibili al pubblico. Per il lavoro fatto in questo senso ringrazio anche il prof. Nunzio Giustozzi”.

“L’idea di donare le sculture alla città - ha detto Milvia Del Zozzo - è di mia sorella Marzia. Mio padre è sempre stato molto legato alla sua Fermo. Alcune di queste opere erano nel suo studio e sono state scolpite nelle Marche. La sua non era compiacenza estetica, la forma non serviva per riempire un contenuto ma era l’espressione dello sforzo umano”.

Il presidente della Fondazione Carifermo Alberto Palma ha ricordato la “vicinanza della Fondazione al Premio Del Zozzo per licei e istituti d’arte” e si è congratulato “con l’Amministrazione comunale per la collocazione alle Cisterne Romane, uno dei siti più visitati dai turisti”.

Sostegno è stato assicurato anche dal consigliere provinciale Stefano Pompozzi che ha ricordato quanto “le scelte sui materiali di Del Zozzo abbiano sempre confermato la sua vicinanza alle tradizioni e alla cultura di questo territorio”.

Aneddoti sulla vita di Del Zozzo sono stati raccontati da Sandro Trotti, suo allievo, che ha ricordato come un altro artista, Pericle Fazzini, definiva le opere del maestro fermano “pervase di un modellato michelangiolesco, uno scultore dell’anima e non della pietra”.

Presenti alla presentazione delle opere anche la preside del Liceo Artistico di Fermo e Porto San Giorgio Stefania Scatasta e la presidente del Centro Studi “O. Licini” Daniela Simoni. I pannelli descrittivi sulla mostra, all’interno delle Cisterne Romane, sono curati dalla Fototeca Provinciale di Fermo.

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