Opificio e creatività a 360 gradi. I Comuni della Valdaso realizzano uno spazio di ritrovo dedicato ai giovani

VALDASO - Partirà a gennaio e durerà dieci mesi il progetto “Opificio del riuso”, presentato dall'Unione Comuni Valdaso nell'ambito del Bando per le Politiche Giovanili 2014. Abbiamo chiesto maggiori informazioni ad Enrica Verducci, project manager esperta di progettazione europea, che ha collaborato alla definizione del progetto.

Perchè un opificio? "Opificio era la vecchia fabbrica manifatturiera, un modo diverso per chiamare il laboratorio. L'idea è partita dalla necessità che diversi assessori dell'Unione Comuni hanno manifestato sulla necessità e sulla voglia da parte dei ragazzi di cimentarsi nei lavori manuali. Poiché si trattava di un bando rivolto ai giovani, la scelta del target è caduta sui ragazzi di 14-15 anni, con un'attenzione particlare al riciclo e al riuso di plastica, carta e legno".

Le varie fasi del progetto saranno presentate ai ragazzi nel corso di alcuni incontri che si terranno in quelli che gli ideatori dell'iniziativa hanno definito Chimera Caffé. Perché questo nome? “Chimera per la figura mitologica; caffè va inteso sia come momento di aggregazione sia perché i quattro aperitivi in programma si svolgeranno nei caffè cittadini di Lapedona, Campofilone, Moresco e Altidona. Il calendario è ancora da definire. Il programma comunque prevede quattro pomeriggi durante i quali si discuterà di arte, artigianato e riuso, con l'obiettivo di far appassionare i giovani al mondo della creatività. Agli incontri saranno presenti anche un artigiano, un designer e un architetto. Saranno momenti di progettazione per gettare le basi del progetto finale”.

Oltre a queste sedi, è previsto anche un luogo di lavoro? "Il bando è orientato alla sensibilizzazione civile dei giovani a trecentosessanta gradi. In questo caso è stato scelto un tema che coinvolge giovani e centri di aggregazione, ma la fase più operativa e manulae si svolgerà all'interno della falegnameria 2T di Altidona”. Il progetto coinvolge anche le associazioni Il Grillo Parlante e la Maison de Poupette. Che ruolo avranno? "Quello di far partecipare i ragazzi agli appuntamenti ai Chimera Caffè e ai laboratori. Inoltre, la Maison de Poupette, come associazione culturale teatrale, con l'aiuto dei giovani metterà a punto una performance finale utilizzando i prodotti artigianali che verranno realizzati".


Serena Murri

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