Cura di strade e verde, si allarga il protocollo tra Comune e carcere

FERMO - Il protocollo fra Comune di Fermo e Casa di Reclusione per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità all’esterno della struttura prosegue. Dopo il rinnovo nel dicembre scorso, al detenuto coinvolto nel progetto da oggi se n’è aggiunto un altro: per sei mesi, a titolo gratuito, per quattro ore al giorno (dalle 7 alle 11) si occuperà della cura delle strade e del verde pubblico nelle vicinanze della struttura penitenziaria. A questo servizio si somma quello che verrà svolto per due volte a settimana al San Carlo e per tre volte alla settimana al Seminario, grazie alla collaborazione con l’associazione Tarassaco e la Fondazione “Caritas in Veritate”.

Prorogato da dicembre scorso fino a fine 2017, il contenuto della convenzione (la prima era stata sottoscritta a novembre 2015 ed era divenuta operativa a maggio 2016) fra Amministrazione comunale e Casa di Reclusione, concretizza quanto contemplato da un protocollo d’intesa nazionale fra il Ministero della Giustizia e l’Anci del 2012 e prevede che il Comune di Fermo metta a disposizione dei detenuti della struttura penitenziaria opportunità per lo svolgimento di lavori all’esterno (art. 21 dell’ordinamento penitenziario) di pubblica utilità.

I detenuti, vicini alla fine della pena, vengono scelti per i loro comportamenti e la loro condotta e i nominativi individuati e proposti al magistrato di sorveglianza che ne autorizza e approva il coinvolgimento in questo progetto. Un protocollo alle cui finalità hanno sempre creduto, fin da subito, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e la direttrice del carcere Eleonora Consoli.

“Un progetto che sosteniamo e a cui crediamo proprio perché ridà dignità sociale e favorisce il reinserimento dei detenuti”, ha detto l’assessore alle Politiche Sociali Mirco Giampieri che ieri mattina ha incontrato i due detenuti insieme al consigliere comunale Massimo Monteleone. All'incontro erano presenti anche il responsabile dell’area trattamentale Nicola Arbusti, il comandante della Polizia Penitenziaria Gerardo D’Errico e Lucia Tarquini, educatrice che cura il progetto dell’Ambito XIX “L’Altra Chiave”.

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