Una sanità sempre più vicina ai cittadini

FERMO - Quelle appena trascorse sono state settimane di importanti novità per l’Area Vasta 4 di Fermo. Si è partiti lo scorso 25 gennaio con l’inaugurazione a Fermo - alla presenza dei vertici della Regione, della Provincia, del Comune e dell’Asur Marche - della sede del Centro per la diagnosi e trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare, un ambulatorio attivato nel 2004 all’interno del Dipartimento di salute mentale e con un equipe multidisciplinare guidata attualmente dal medico psichiatra Patrizia Iacopini. Con lei operano le dietiste Serenella Vita e Marco Guli, le psicologhe e psicoterapeute Laura Pelliccetti e Annarita Scipioni, l’endocrinologa Paola Pantanetti e l’educatore professionale Filippo Romagnoli.

Il centro garantisce un percorso psichiatrico psicologico riabilitativo sviluppato attraverso terapie individuali o di gruppo, colloqui familiari, colloqui di coppia, terapia farmacologica, day hospital terapeutico, visite psichiatriche, attività psicoeducative, a cui si aggiunge un percorso nutrizionale endocrino / metabolico con terapie riabilitative nutrizionali, visite di controllo con valutazione antropometrica e bioimpedenziometrica, visite endocrinologiche.

Nella stessa giornata, a Sant’Elpidio a Mare sono stati ufficialmente aperti i locali che ospiteranno il personale medico di una Potes medicalizzata che si aggiunge a quelle già operative ad Amandola e Montegiorgio, oltre alla Potes infermieristica di Petritoli e alle 9 postazioni di soccorso di base presenti nell’intero territorio provinciale. Dagli amministratori, a partire dal primo cittadino Alessio Terrenzi, e dal direttore Licio Livini, è giunto un ringraziamento al sistema del 118 e in particolare ai volontari della Croce Azzurra, sempre pronti a garantire un servizio efficiente ed altamente qualificato.

La settimana successiva, per la precisione il 30 gennaio, è stata la volta della presentazione dei nuovi primari Gualtiero Zega e Mahmoud Yehia, rispettivamente a capo del reparto di Medicina di Amandola (operativo all’interno del “Murri” dopo i danni causati dal terremoto) e di quello di Urologia di Fermo. Due eccellenti professionisti, come rimarcato dallo stesso direttore Livini, che aumentano il livello della sanità fermana anche in prospettiva della realizzazione del nuovo nosocomio di Campiglione.

Ultimo tassello in ordine di tempo è il secondo incontro tenutosi a Porto San Giorgio (dove nel frattempo ha tenuto banco la polemica per lo spostamento della Potes nel capoluogo) per la definizione del progetto di riconversione e adeguamento del Presidio locale in Presidio Riabilitativo di Area Vasta. Un obiettivo contenuto nella programmazione triennale del direttore Livini e che vede un coinvolgimento dell’Amministrazione comunale di Porto San Giorgio e della Comunità di Capodarco in un’ottica di co-gestione dei servizi relativi.


Andrea Braconi

Ultima modifica il Martedì, 07 Febbraio 2017 11:43

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