Ospedale di Campiglione, sarà la volta buona?

FERMO - 23 novembre 2012 presentazione del progetto del nuovo ospedale di Campiglione di Fermo. 22 aprile 2016 presentazione del progetto del nuovo ospedale di Campiglione di Fermo. Tre anni e mezzo dopo, il modellino dell’ospedale che dovrebbe sorgere in località San Claudio è tornato a Palazzo dei Priori per una nuova presentazione ufficiale. Diverse le facce degli amministratori, ma il progetto è rimasto sostanzialmente lo stesso. Con i suoi 70 milioni di spesa, 39 dei quali saranno coperti dallo Stato. I restanti 31 ce li dovrà mettere la Regione che quasi quattro anni fa si era impegnata a trovare i soldi, per poi dire che no, non c’erano. Bloccato il progetto, prorogato a data da destinarsi l’inizio dei lavori.

Cambia l’amministrazione, e i soldi si trovano. L’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti, che da presidente della Provincia di Fermo aveva sostenuto con forza la causa dell’ospedale di Campiglione, riesce nell’impresa e l’iter riparte. Un esempio di “politica che funziona e che guarda al territorio e alla sua sanità”, per il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro.

Per recuperare il tempo perso, la tabella di marcia è serrata: firma del contratto d'appalto (5 maggio), redazione del progetto esecutivo (5 luglio), validazione del progetto esecutivo (1 settembre), approvazione del progetto esecutivo (10 ottobre). Se tutto procederà senza intoppi, il 30 ottobre partiranno i lavori che dovrebbero concludersi a giugno 2018.

Come previsto nel progetto originario, il nuovo ospedale avrà 329 posti letto: 10 in terapia intensiva, 156 in high care (per pazienti che necessitano di cure intensive), 85 in low care (per pazienti che si stanno stabilizzando), 5 in patologia neonatale, 40 in day hospital e 33 letti tecnici (per pazienti che si sottopongono a dialisi o sono sotto osservazione). La struttura sorgerà su un terreno di 41 mila metri quadri, di cui 32 mila per la degenza e i servizi sanitari; 29 mila saranno destinati ai parcheggi.

L’ospedale sarà articolato in blocchi collegati tra loro: nel primo, su tre livelli di cui uno seminterrato, troveranno spazio day hospital e day surgery; nel secondo, su quattro livelli di cui uno interrato, laboratori, centri prelievi, diagnostica e riabilitazione; bel terzo, su quattro livelli di cui uno seminterrato con cucina, lavanderia, sterilizzazione, spogliatoi e depositi, pronto soccorso, dipartimento delle immagini, blocco operatorio, terapie intensive, emodinamica, radiologia, parto, nido e patologie neonatali.

C’è poi un quarto blocco costituito da più edifici che conterrà, su due livelli, degenze, direzione sanitaria, centro di elaborazione dati, servizio prevenzione e sicurezza, centro trasfusionale, formazione, didattica e mensa del personale. Il tutto in un ospedale definito moderno, antisismico, energeticamente efficiente e di ridotto impatto ambientale, che, una volta operativo, vedrà la nomina di 13 primari.

Anche se l’umore generale è alto - a farsene portavoce è lo stesso Cesetti: “Non ci faremo fermare dagli scettici”, ha rimarcato, siamo determinati. Faremo l’ospedale di Fermo per dare al territorio la centralità che merita nel panorama regionale. È un’idea di futuro e un presidio di sicurezza” - restano, però, diversi nodi da sciogliere. Il primo riguarda l’accessibilità dell’ospedale che, sì, sorgerà in un luogo baricentrico, ma avrà bisogno di strade adatte per essere facilmente raggiungibile.

A questo proposito la Provincia si è impegnata a “dotare il territorio di strutture e infrastrutture viarie idonee per i collegamenti”, con la Mezzina che “diventerà un’ arteria ancora più importante”. “Bisogna fare di tutto – ha detto il presidente Aronne Perugini – perché l’ospedale, una volta realizzato, sia fruibile e raggiungibile. Su questo progetto si gioca la credibilità della classe politica del territorio”.

Il secondo riguarda il destino del Murri, l’attuale ospedale di Fermo, che di recente ha visto rifatti il pronto soccorso e il reparto di ostetricia e ginecologia e che potrebbe essere trasformato in casa della salute.


Francesca Pasquali

Ultima modifica il Mercoledì, 11 Maggio 2016 16:05

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