L'Inrca rafforza la lungodegenza: operativi i venti posti letto del Murri

FERMO - Da quando è operativo, era metà dicembre, il reparto di lungodegenza dell'Inrca di Fermo ha ospitato cinquanta pazienti, rimasti ricoverati in media diciotto giorni. E' quanto emerso stamattina durante l'inaugurazione ufficiale del presidio. Frutto della collaborazione tra l'istituto di cura dedicato agli anziani e l'Area Vasta 4, il reparto composto da venti posti letto “alleggerisce” in modo decisivo il flusso di ricoveri dell'ospedale civile Murri.

Al reparto arrivano i pazienti che, superata la fase acuta della malattia, non possono per vari motivi tornare a casa. “Un reparto sereno – l'ha definito Demetrio Postacchini, direttore del Dipartimento Geriatrico - Riabilitativo dell'Inrca – dove i pazienti hanno il tempo di stabilizzarsi. Finora un terzo dei nostri pazienti è tornato a casa, una parte è stata trasferita in una Rsa (Residenza sanitaria assistita) e una parte ha seguito altrove un percorso riabilitativo. A questo proposito anticipo che da maggio avremo in reparto la presenza di una fisioterapista”.

“Fermo – ha detto il direttore generale dell'Istituto di cura Gianni Genga – ha ormai sviluppato un'importante competenza in campo geriatrico, nel post acuzie e nella riabilitazione cardiologica, tutti settori legati all'invecchiamento della popolazione. Per quanto riguarda le assunzioni mi sento di dire che ci sono margini di manovra visto che già in passato sono stati fatti sacrifici in questo ambito. La collaborazione tra Inrca e Areva Vasta 4 è il segnale che è possibile sviluppare un percorso condiviso”.

Una sinergia che per il presidente dell'Inrca don Vinicio Albanesi dovrebbe ora portare a “un salto di qualità, a un centro di eccellenza per gli anziani”, e che per il direttore dell'Area Vasta 4 Licio Livini è frutto di un unico interesse comune: offrire servizi che permettano al territorio di recuperare numeri rispetto al passato.

La collaborazione tra le due aziende sanitarie va però al di là dei numeri, permettendo ai ricercatori dell'Inrca di studiare in modo approfondito situazioni legate al post acuzie. “Dal punto di vista scientifico – ha spiegato il direttore scientifico dell'Istituto Fabrizia Lattanzio – è importante saper sfruttare opportunità come queste”. E a riprova dell'impegno che l'Inrca mette nella ricerca c'è il fatto che i prossimi 27 e 28 aprile, durante gli Stati generali della ricerca sanitaria che si terranno a Roma, saranno presentati i risultati ottenuti dall'Istituto fermano.


Francesca Pasquali

Ultima modifica il Venerdì, 01 Aprile 2016 17:06

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