Matteucci, Valenti, Vinci: la terna del Premio Volponi è servita

FERMANO - “Costellazione famigliare” (Adelphi) di Rosa Matteucci, “Rosso nella notte bianca” (Feltrinelli) di Stefano Valenti e “La prima verità” (Einaudi) di Simona Vinci: sono i tre libri vincitori dell’edizione 2016 del Premio letterario nazionale Paolo Volponi, organizzato dall'associazione Il Circolo di Confusione.

Le copie dei volumi, scelte dalla giuria tecnica, sono state consegnate alla giuria popolare, composta da 85 persone, di cui un terzo studenti degli istituti superiori. Il Premio Opera prima “Stefano Tassinari” è stato assegnato a Gabriele Di Fronzo, autore de “Il grande animale” (Nottetempo).

“Credo sia una buona terzina - afferma Angelo Ferracuti, tra gli organizzatori del Premio - così come l’opera prima. Vengono affrontati temi civili come la malattia mentale, la morte, e la storia dei vinti del ‘900 nel proletariato valtellinese. Tutti sono sostenuti da una scrittura solida e una tenuta di stile molto abile. Per la prima volta le donne sono maggioranza e credo sia un'importante novità. Per quanto mi riguarda, per questa edizione ho scelto di non essere nella giuria tecnica e ho ceduto il posto a Maria Pace Ottieni, scrittrice che stimo molto e che ha un legame particolare con questo Premio perché suo padre Ottiero, che lavorò con Volponi all’Olivetti di Ivrea, è stato uno dei maggiori autori della cosiddetta letteratura industriale”.

“Anche questa tredicesima edizione è pronta", rimarca Peppino Buondonno, che affianca Ferracuti nel ruolo di organizzatore. "Nonostante le crescenti difficoltà finanziarie, con lo sforzo di istituzioni, partner privati, associazioni e tanto lavoro volontario, il Premio Volponi continua a crescere e a voler raccontare le contraddizioni del presente, attraverso i suoi libri e le tante iniziative culturali (tredici appuntamenti, tre mostre fotografiche, due spettacoli), che porteranno nel Fermano intellettuali di altissimo profilo e figure di grande valore civile. Non potevamo e, soprattutto, non volevamo ignorare l’omicidio razzista che ha lasciato un segno in questa comunità e ha fatto emergere anche qui la necessità di ricostruire una coscienza della solidarietà e dell’universalità dei diritti. Grazie a tutte e tutti coloro che, nel nome di Paolo Volponi, ci aiutano a costruire questa rete di cultura e impegno civile”.

Il programma del Premio, che partirà venerdì 18 novembre e avrà la sua serata finale sabato 3 dicembre al Teatro comunale di Porto San Giorgio, sarà reso noto nelle prossime settimane. Tante le istituzioni, le associazioni e i partner pubblici e privati, per una rete che punta ad estendere le attività del Premio all’intero anno, rendendolo ancor di più uno strumento permanente di formazione culturale.

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