Il sistema museale di Fermo: un’esperienza a 360 gradi

FERMO - Fermo, città ricca di storia e di testimonianze artistiche e architettoniche di assoluto livello. Parlando di musei nel territorio fermano, dunque, non si può prescindere dai Musei di Fermo, con Palazzo dei Priori in Piazza del Popolo che contiene il Museo Archeologico, la Pinacoteca Civica con opere di assoluto rilievo dal XIV al XIX secolo e la splendida Sala del Mappamondo, il più antico nucleo della prestigiosa Biblioteca di Fermo; le Cisterne Romane, uno straordinario complesso architettonico di età augustea, eccellente testimonianza di archeologia idraulica del primo secolo dopo Cristo; i Musei Scientifici di Villa Vitali con il Museo Polare Etnografico "Silvio Zavatti", la sala della meteorite, dove è conservata la meteorite caduta a Fermo il 25 settembre 1996, la raccolta di materiale fotografico "Alfredo Matacotta Cordella", preziosa collezione dedicata alle macchine fotografiche reflex biottiche di medio formato e il Museo della Pipa "Nicola Rizzi", primo museo italiano della pipa.

“Fermo è una città ricca di cultura e di arte – spiega l’assessore alla Cultura e al Turismo Francesco Trasatti – su cui stiamo lavorando parecchio. Un obiettivo fondamentale di questa amministrazione è far conoscere Fermo in Italia e in Europa con una serie di iniziative: la partnership con Milano è l’asse principale con il prestito dell’Adorazione dei Pastori del Rubens, opera conservata nella nostra Pinacoteca, in occasione di eventi espositivi di prim’ordine a Milano, mentre a Fermo è da poco stata inaugurata la grande mostra allestita nella Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori, con, tra le altre, quattro opere provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano ed allargata ad un percorso espositivo con dei prestiti che arrivano da tutte le Marche.

Un bell’evento espositivo che fa il paio con la donazione dell’artista Sandro Trotti, visitabile sempre a Palazzo dei Priori (quattro mostre a rotazione). A ciò aggiungiamo relazioni e collaborazioni con la Russia attraverso il Festival Tipicità, con Praga (scienze infiermeristiche, sport…), con Ansbach, città tedesca gemellata con Fermo con cui lavoriamo assiduamente, scambiandoci esperienze su più fronti.

Oltre a questo stiamo lavorando molto sul miglioramento dei servizi museali: il biglietto unico per entrare a Palazzo dei Priori, alle Cisterne Romane, al Teatro dell'Aquila e ai Musei Scientifici di Villa Vitali, che dallo scorso marzo ha preso il posto le varie tipologie fino ad allora esistenti; la nuova aula didattica sita al piano terra del Palazzo dei Priori e volta a favorire la familiarizzazione dei più giovani con il patrimonio storico-artistico cittadino, l’ampliamento degli gli orari di apertura dei musei, soprattutto nei periodi di alta stagione (ad agosto tutti i giorni orario continuato dalle 10.30 alle 19:30, tutti i giovedì del mercatino e dal 9 al 15 agosto orario continuato dalle 10.30 alle 24, settembre da martedì a domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19); l'ingresso gratuito per i bambini fino ai 13 anni e varie possibilità di biglietti ridotti.

A ciò aggiungiamo, in collaborazione con Tipicità, l’aperitivo di saluto al gruppo turistico che alla fine della giornata lascia i musei, così come le dimostrazioni di artigianato artistico ogni venerdì; i pacchetti turistici one day con la possibilità per il turista di essere prelevato dal camping, venire a Fermo, fare il giro del centro storico con annessi i musei, mangiare e tornare; e poi il trenino turistico che gira il centro storico. Tutto ciò fa parte di una nuova strategia volta ad accompagnare il visitatore in un’esperienza complessiva. Turisti e non solo: tante sono state (e saranno) le iniziative speciali, ad ingresso gratuito, a cui hanno partecipato i cittadini fermani e delle località vicine come l’Open day Rubens, la notte dei Musei o, nel caso più recente, le strutture scientifiche di Villa Vitali che in occasione dell’Eco Day hanno totalizzato 1.200 ingressi; e poi le domeniche per i residenti, stabilite mensilmente”.

I risultati? Nei primi quattro mesi del 2016 le presenze nei musei rispetto allo stesso periodo del 2015 sono raddoppiate. Quali sono le prospettive future? “Innanzitutto potenzieremo i punti informativi: il prossimo anno anche Lido Tre Archi avrà il suo punto informativo, oltre a quello già attivo a Lido di Fermo. L’idea è di coinvolgere ancor di più il turista (sono già attivi i doppi annunci in italiano e in inglese). Ad ottobre avremo poi la nuova gara per i servizi museali che dovrà essere di lungo periodo e tenere presente eccellenze come la restaurata Chiesa di San Filippo la cui inaugurazione è prevista per l’inizio del 2017, il restyling dei Musei Scientifici di Villa Vitali, il potenziamento delle Cisterne Romane, la gestione del web…

Di più: il prossimo anno lavoreremo su un altro grande evento espositivo, centrato su due figure di primo piano come Mario Dondero ed Eriberto Guidi; probabilmente poi con la risalita meccanizzata verrà riaperto anche il Terminal dove potrebbe essere inserito un infopoint in maniera tale che il turista possa parcheggiare e conoscere subito le offerte della nostra città”.

Due temi per finire: la questione del recupero di Fontevecchia per l’allestimento di un museo archeologico e gli eventuali contatti con la Diocesi che gestisce, in autonomia, il Museo Diocesano a fianco del Duomo. “Per Fontevecchia l’intenzione è di adibire una parte di questa grande struttura che insiste in pieno centro storico, sopra alle Cisterne romane, a museo archeologico e utilizzarla anche come sede dei musei scientifici, spostandoli dalla decentrata Villa Vitali che andrà poi riconfigurata in un modo completamente nuovo. Il recupero di Fontevecchia non è però assolutamente semplice; spero che nel quinquennio questa nostra ambizione possa vedere la luce.

Per quanto riguarda il Museo Diocesano, ho avuto già un incontro con la Curia e ho riscontrato anche da parte loro l’esigenza di far sì che le strutture museali siano coordinate. Stiamo cercando la formula con cui chiudere il cerchio, magari scadenzando le visite, come succede ora con il Teatro dell’Aquila, in certi orari stabiliti, inserendo la visita al Museo Diocesano nel biglietto unico. Stesso discorso di collaborazione e coordinamento tra Comune e Curia potrà valere per la visita all’immenso patrimonio di chiese presente in città e a Torre di Palme.

Restando sul discorso del patrimonio artistico fermano, mi piacerebbe, ed a breve ne parlerò con la Cassa di Risparmio di Fermo, che venga aperta al pubblico la Torre Matteucci, che è stata ristrutturata e per la quale c’è molta richiesta. Potrebbe anch’essa essere inserita all’interno del biglietto unico, magari con visita in orari prestabiliti. Bisognerà però prima di tutto sondare la disponibilità della Cassa di Risparmio di Fermo, proprietaria del bene, e capire poi che tipo di adeguamento fare, in termini di sicurezza.

Altro mio pallino riguarda l’apertura e possibile visita dei palazzi storici del centro in accordo con i proprietari. Non mi dispiacerebbe poi condire il tutto con momenti di performance teatrali o musicali nei luoghi interessati, in linea con la logica di esperenzialità che ci deve contraddistinguere. E qui chiudo una porta e apro un portone…”.

Le idee e la passione ci sono, la materia prima anche, il tasto dolente riguarda le risorse economiche. Che ruolo giocano in tal senso i privati? “La sinergia fra pubblico e privato può riuscire a fare grandi cose per la cultura e il territorio: recentemente su ispirazione di 'Restituzioni' di Banca Intesa Sanpaolo, ha preso il via il progetto 'Artigiani d’Arte' promosso dal Calzaturificio Doucal’s di Montegranaro con il restauro di un affresco romano rinvenuto nel 2009 in via delle Mura a Fermo, in occasione di una campagna di scavo condotta dalla Soprintendenza durante i lavori di realizzazione di un passaggio pedonale.

A una profondità di circa due metri dal livello stradale vennero identificati alcuni frammenti di intonaco murario che, ad un primo esame, sembravano monocromatici ma che, a una prima pulitura e a una più attenta analisi, apparvero di ottima fattura e riconducibili a un volto di donna ornato di orecchini e collana su fondo celeste, facente parte della decorazione di una villa patrizia.

Grazie al progetto 'Artigiani d’Arte', sfruttando la possibilità offerta dall’Art Bonus, la Soprintendenza potrà avviare l’analisi dell’affresco ed effettuarne il restauro, nell’obiettivo di collocarlo fra le opere esposte nella nostra Pinacoteca di Fermo. Puntiamo molto sugli art bonus ed è fondamentale lavorare, e bene, con i privati che costituiscono una risorsa importante, soprattutto in questo periodo di ristrettezze economiche per le amministrazioni comunali”.

Per le visite ai Musei di Fermo: “Sistema Museo”, tel. 0734.217140 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Alessandro Sabbatini

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