Per una città più accessibile

PORTO SANT'ELPIDIO - Sarà via Principe Umberto il primo banco di prova per la “Cabina di regia per la total quality” formata dal Comune di Porto Sant’Elpidio, dall’associazione Fiaba (Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche) e da La Crisalide. Nata qualche settimana fa, la collaborazione tra queste tre realtà servirà a rendere la città un posto accessibile a tutti. Come? Controllando che tutti i luoghi pubblici siano alla portata di chi cammina con le proprie gambe e da chi, per varie ragioni, si deve servire di una sedia a rotelle.

“Il progressivo abbattimento delle barriere architettoniche – spiega il sindaco Nazareno Franchellucci – è un tema che dovrebbe essere caro ad ogni amministrazione comunale. Per questo, ad agosto, con una delibera di Giunta, abbiamo istituito la Cabina di regia di cui, oltre al Comune, fanno parte due realtà impegnate da anni nella cura e nella tutela dei diritti dei disabili”.

Intercettare finanziamenti per abbattere le barriere architettoniche, coinvolgere la Cabina di regia nella realizzazione di nuove opere pubbliche per garantire che siano accessibili, cercare di adeguare quelle già esistenti: queste le linee di indirizzo individuate per Porto Sant’Elpidio. Sotto osservazione, per ora, soprattutto il quartiere Faleriense est – “una delle zone meno accessibili della città”, dice il sindaco – per il quale si sta pensando ad un progetto ad hoc in grado di renderlo più vivibile grazie alle segnalazioni della Cabina di regia e ai lavori degli operai del Comune. Soddisfatta della collaborazione la presidente de La Crisalide Morena Pierangeli che sottolinea come questi interventi renderanno la città più fruibile non solo per le persone disabili, ma anche, ad esempio, per gli anziani e le mamme con passeggini.

Quella nata a Porto Sant’Elpidio è una delle circa venti cabine di regia presenti soprattutto nel centro e nel sud Italia. Di quella elpidiense fanno parte cinque membri ma, di volta in volta, saranno coinvolte tutte le realtà della città: dagli ordini professionali alle associazioni di categoria all’Asur. “Ogni settore – spiega il presidente di Fiaba Giuseppe Trieste – deve entrare nella cultura che la qualità della vita percepita dai disabili riguarda tutta la collettività. E’ un processo lento ma necessario, importante per chi vive in un luogo ma anche per i turisti. Nel tempo, il mercato premierà chi è a norma”.

Nelle prossime settimane si procederà alla mappatura dei punti sensibili, individuando gli interventi necessari. A questo proposito saranno coinvolti anche i vigili urbani, incaricati di punire i parcheggiatori selvaggi e di far rispettare i divieti.


Francesca Pasquali

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