Incidenti domestici, un pericolo nascosto

Un pericolo chiamato casa. Angoli, scale, oggetti, fili e sostanze chimiche tra le quattro mura domestiche possono costituire la causa di cadute, ferite e problemi alla propria salute. Una ricerca dell’Inail (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) afferma che l’incidente domestico rappresenta il 78% dei casi degli incidenti.

Dovendo dare una definizione di incidente domestico è corretto dire che si tratta di un evento accidentale improvviso determinato da una causa esterna involontaria che si verifica in un'abitazione o nell’ambito domestico; comporta conseguenze temporanee o permanenti sulle condizioni di salute di una persona a causa di lesioni di vario tipo. È chiaro che il luogo dell’incidente debba essere ben delineato per essere definito domestico: esso deve avvenire tra le mura domestiche, nel giardino o nelle case di proprietà. Per chi abita in condominio il luogo dell’incidente può essere anche una delle parti comuni condominiali, come terrazze, scale, androni. Risulta tutelabile, come incidente domestico, anche l’infortunio avvenuto nel luogo in cui si trascorrono le vacanze, purché sia in Italia.

Al primo posto di ciò che può accadere in casa vi sono le cadute (che sono anche la prima causa dei decessi tra gli anziani); a seguire tagli, ustioni termiche e chimiche, urti e schiacciamenti, avvelenamenti, folgorazioni elettriche, soffocamento, punture, contusioni, fratture agli arti superiori e inferiori. Per evitare tutto ciò il buon senso e la buona pratica di cose e azioni devono essere ben chiari: non prendere le pentole bollenti a mani nude ma utilizzando guanti o presine; usare i guanti anche per utilizzare detergenti per la pulizia per evitare fastidi alla pelle; non utilizzare apparecchi elettronici come phon o elettrodomestici con mani bagnate o su superfici bagnate; non lasciare coltelli in vista e fuori posto; chiudere le ante degli armadi; avere i fili della corrente a norma e non vicino l’acqua o nel pavimento con rischio di far inciampare.

Tre sono i pericoli che possono far incorrere in una caduta: pavimenti, scale e sedie. Occhio al pavimento bagnato o cerato e a quello non antiscivolo. Scendere le scale non è un’azione da fare con leggerezza considerando che casalinghe e anziani in molti casi cadono dalle scale perché le salgono o scendono in malo modo. Altri oggetti a rischio cadute e scivoloni sono sgabelli, sedie e tappetini, ma… attenzione anche a non sottovalutare i problemi fisiologici come l’osteoporosi che sono fonte di cadute e spesso fratture, generalmente del femore.

Ad aggiungersi alla classifica degli s.o.s. ci sono: fili elettrici o prolunghe che fanno inciampare, tappetini per il bagno, sporgenze e spigoli vivi come i piedini o i basamenti dei mobili. Anche l’insufficienza dell’illuminazione gioca la sua parte, così come l’assunzione di farmaci abbassa la soglia di attenzione dando sonnolenza ma anche disturbi motori e alterazione della vista.

Secondo le osservazioni dell’Inail e del Siniaca la paura di cadere, soprattutto per gli anziani che sono già caduti una volta, genera ansia e scatena stati depressivi. E per evitare ferite? Attenzione ad usare i coltelli e a oggetti taglienti come bicchieri, bottiglie, lattine, scatolette metalliche, barattoli di vetro e pezzi di vetro. In cucina il nemico per la pelle sono anche le ustioni causate da pentole, ferri da stiro, forno e fornelli, acqua e vapore bollente, olio e grasso bollente.


Agnese Testadiferro

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