CALCIO - Prosegue il progetto della Fermana F.C. e di mister Osvaldo Jaconi per portare in prima squadra il maggior numero possibile di giovani cresciuti nel vivaio gialloblù. Alla lista di classe 1999 (Simone Smerilli, Alberto Donnari, Vladimir Belleggia e Giacomo Felicetti), vanno oggi ad aggiungersi altri quattro ragazzi, tutti nati nel 1998, che hanno evidenziato ottime doti nello scorso campionato: Luca Ferranti, Leonardo Finucci, Giacomo Vitellozzi e Cristian Sulpizi.
"Trovo del tutto anacronistico - spiega Jaconi - specie in un periodo come questo, e nella Lega Nazionale Dilettanti, costellare gli organici di giocatori provenienti da fuori, con tutto il corollario di spese che tale scelta comporta. Ciò vale per i cosiddetti 'over', ma ancora più per gli 'under'".
"Il Settore Giovanile della Fermana - continua - seppur nato da poco, darà nei prossimi anni sicuramente tante soddisfazioni a questa Società, portando quei frutti che giustamente arrivano a chi sta ben 'seminando'. Per i ragazzi che inizieranno con noi il ritiro sarà un’esperienza altamente formativa: cominceranno a respirare un’aria diversa da quella dei campionati giovanili, in cui la pressione è giocoforza minore. Avranno modo di crescere e di imparare tantissimo, sia sul piano tecnico che su quello umano, anche solo facendo tesoro dell’esempio e degli insegnamenti dei compagni più esperti"
"Al tempo stesso -conclude Jaconi - io avrò modo di osservare le loro doti e i loro progressi, ben lieto di poter dare una mano per la loro maturazione ed aspettando con la necessaria pazienza che chi merita entri nella giusta mentalità per affrontare un campionato tra i 'grandi', le cui responsabilità sono altissime. Sono molto fiducioso sull’operato dirigenziale di questo periodo e sicuramente nel corso dei prossimi giorni verranno ufficializzate molte delle trattative che i direttori stanno conducendo con grande competenza e il dovuto riserbo. Ci stiamo preparando tutti al meglio per il prossimo ritiro che inizierà il 16 luglio: pile cariche e la giusta dose di Dna 'canarino' possono fare la differenza in termini di motivazioni. Nessuno metterà meno del 100% dell’impegno".
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