Stress da lavoro, accordo tra psicologi e infermieri

FERMO - Ci sono lavori diversi dagli altri. Lavori che richiedono un carico emotivo particolare, che possono mettere a dura prova l’equilibrio psicologico di chi li fa. Se n’è accorta l’Asur di Fermo che ieri ha siglato un protocollo tra l’Ordine regionale degli Psicologi e quello degli Infermieri. Alla base dell’accordo ci sono i numeri. Da un’indagine statistica è emerso infatti che il 50% delle assenze da lavoro in alcuni ambiti sanitari è dovuto allo stress. Un fenomeno che riguarda soprattutto chi, tutti i giorni, lavora in ambienti e situazioni particolarmente difficili (il reparto di Oncologia, l’Hospice o chi si occupa di cure domiciliari).

“Lavorare in certi reparti – spiega il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini – è particolarmente difficile perché si creano empatie con situazioni sanitarie che possono avere anche risvolti di disagio. Grazie a questo accordo saremo in grado di fornire supporto specialistico a chi pensa di averne bisogno”.

A breve sarà creata una lista di psicologi che hanno aderito al progetto. Gli infermieri che aderiranno non pagheranno la prima seduta, mentre per le successive avranno un prezzo di favore. “Spesso – dice Luca Pierucci, presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche – ci si rivolge allo psicologo quando la patologia è conclamata. La prevenzione è fondamentale per evitare spese di terapia e impatti negativi sulla propria vita. Finché non avremo dati ufficiali è difficile capire le ragioni dell’assenteismo, per questo il protocollo servirà anche per mappare il fenomeno dello stress da lavoro a livello territoriale, consentendo interventi più puntuali e mirati”.

Una situazione, quella dello stress da lavoro, che il presidente del Collegio di Fermo dell’Ipasvi (Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici di infanzia) Adoriano Santarelli adduce alla riduzione del personale e al conseguente aumento del carico di lavoro. “A livello locale – spiega – si può fare di più, in accordo con le organizzazioni sindacali: turn over e accordi interni, relativi a queste unità operative, aiuterebbero ad evitare situazioni di disagio più importanti”. Obiezioni rigettata da Livini, secondo il quale, al momento, il numero degli infermieri è sufficiente a gestire la mole di lavoro e il turn over difficilmente attuabile a causa delle diverse professionalità impiegate e delle predisposizioni personali.

Resta indubbio che la serenità lavorativa del professionista ha ricadute positive anche sui pazienti. Per questo, se la sperimentazione andrà a buon fine, si pensa di estenderla ad operatori di altri settori, primi tra tutti quelli del 118 e del pronto soccorso.

Concorso per infermieri - Si terrà i primi di settembre al PalaSavelli di Porto San Giorgio il concorso per infermieri dell’Area Vasta 4. La prima prova si svolgerà in due giorni per dare modo a tutti i 3.700 partecipanti di prendere parte all’esame. Chi supererà la prima prova passerà all’orale. Il concorso serve per creare una graduatoria a cui attingere in caso di necessità.


Francesca Pasquali

Ultima modifica il Venerdì, 24 Giugno 2016 12:37

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