Di Sergio Soldani Vivere per cinquant’anni davanti al mare Adriatico, in uno di quei noti comuni all’inizio della Romagna, guardando da sud a nord, non lo aveva ancora stancato, infatti la prima preoccupazione del mattino era sempre di dover morire e non vedere più il mare. Che sarebbe stato di lui dopo la morte, se non gli fosse stato ancora possibile bagnarsi in quell’acqua salata? Nemmeno l’amore viscerale per i suoi due figlioletti lo trascinava emotivamente verso quella massa d’acqua salata con i suoi umori, i suoi inspiegabili sommovimenti, i suoi rumori!
Si svegliava sovente al centro delle sue notti e per prima cosa cercava di non disturbare sua moglie Vera. Poi a seconda del clima, decideva di andare a vedere il suo mare, nel buio. Che il cielo fosse nuvoloso o stellato, riusciva sempre a centrare con lo sguardo quelle onde, ora minime, ora quasi in burrasca. Pensava che alcuna persona fosse più fortunato di lui che poteva stare vicino al suo fedele amico che non lo tradiva, per ogni giorno della sua esistenza.
In una di queste notti di forse tre anni fa, di fine aprile, verso le tre e mezza ,assistette involontariamente a un violento litigio fra due giovani, uomo e donna… Urlavano ma il mare era agitato e copriva le loro voci. Si nascose dietro a una cabina per non essere visto. Impressionato e preoccupato temeva che le cose andassero per il peggio, infatti a un certo punto l’uomo sferrò un pugno alla donna e lei cominciò a sanguinare dalla bocca e su tutte le furie ruppe la bottiglia di birra che aveva in mano sbattendola su un pattino e con sorprendente velocità sgarrò il basso ventre di lui che cominciò a perdere molto sangue e a pronunciare forte: “No, no, no!” Mentre lei rispondeva a squarciagola:”Crepa bastardo!”. Santino, così si chiamava l’innamorato del mare, senza esitazioni chiamò i soccorsi con il suo cellulare e di lì a cinque minuti arrivarono un’ambulanza e una pattuglia dei carabinieri di Rimini.
Venne portato in caserma per testimoniare, la ragazza fermata per tentato omicidio... Dalla stazione dell’arma (si erano ormai fatte le sei del mattino) lui chiamò quasi sottovoce sua moglie, cercando di chiarirle l’incredibile accaduto, dicendole che per pranzo sarebbe forse riuscito a rientrare, pregandola di pensare lei ai bambini.
Quando ancora rammenta tale fatto alla sua dolce metà lei le risponde sempre nella stessa maniera: “Fortuna quei due non ti hanno notato, sicuramente erano drogati e avrebbero colpito anche te... Hai rischiato la morte!”. Lui la guarda e le accarezza teneramente la testa.