Torna a crescere la produzione d'olio. Vale 22 milioni. Coldiretti: "Merito del clima e della valorizzazione del Made in Italy"

MARCHE - Più 30% rispetto allo scorso anno: è la previsione per la produzione di olio, dopo che nelle Marche da qualche giorno è scattata la raccolta delle olive. Ad affermarlo è la Coldiretti regionale, dopo l'avvio delle prime operazioni negli uliveti e la contemporanea apertura dei frantoi.

Rispetto allo scorso anno, uno dei più neri della storia dell’olivicoltura marchigiana, con raccolti pressoché dimezzati, la produzione 2015 dovrebbe risalire a circa 21 mila quintali, pur rimanendo sotto la media storica. In compenso, la qualità delle olive è ottima, grazie anche al caldo che ha limitato gli attacchi della mosca olearia. Proprio la mosca era stata, insieme al maltempo, una delle cause del crollo produttivo fatto registrare lo scorso anno.

“Una buona notizia - dice Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Marche - per un settore che in questi anni è diventato sinonimo di alta qualità grazie al lavoro effettuato dalle nostre aziende sulle tecniche di raccolta, la lavorazione immediata, l’ammodernamento degli impianti, assieme alla scelta di puntare sulle cultivar del territorio e sul monovarietale, come segno distintivo nei confronti del consumatore".

"Ma altrettanto importante - continua - è stata la politica di valorizzazione del Made in Italy, portata avanti da Coldiretti per tutelare le nostre produzioni, da un lato con le tante battaglie per la trasparenza che hanno garantito l’approvazione di importanti leggi a difesa di imprese e cittadini, dall’altro con il progetto economico che vede nella rete di Campagna Amica e nella Filiera agricola italiana due strumenti efficaci per portare l’olio marchigiano sulle tavole”.

Secondo un'analisi Coldiretti su dati Istat, le aziende olivicole nelle Marche sono circa 22 mila, su una superficie di circa 10 mila ettari di oliveti, con 160 frantoi attivi. Per quanto riguarda il biologico, le aziende sono mille, per una superficie di circa 1.600 ettari. Il valore della produzione olivicola marchigiana è di 20 milioni di euro, mentre quello dell’export ammonta a 2 milioni di euro. Le Marche vantano anche due Dop nel settore olivicolo (Olio di Cartoceto Dop e Oliva Ascolana del Piceno Dop).

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