PORTO SAN GIORGIO - “Giocando con mia madre” è l’ultimo romanzo dello scrittore Walter Vallesi. Verrà presentato mercoledì 2 luglio (ore 21,15, ingresso libero) a Rocca Tiepolo.
“Il lavoro letterario nasce da riferimenti storici e sociali, dal 1943 all’inizio degli anni 2000 – spiega l’autore - . Il romanzo è autobiografico solo per lo spunto psicologico dovuto alla sindrome dell’abbandono dei bambini che possono crescere con forti devianze, le storie dei protagonisti sono di fantasia. Questo lavoro è stato pensato nel 1985 e completato durante il periodo Covid passando per una ricerca nelle biblioteche del territorio. Nel corso degli anni sono stato incentivato ed aiutato nella realizzazione dal professore Franco Loira”.
La serata di Rocca Tiepolo vedrà gli interventi di Roberta Vitelli (psicoterapeuta per la sindrome dell’abbandono), Maurizio Mattioli (presidente della Società operaia) e Carlotta Lanciotti (assessore alle Pari opportunità). Paolo Ripani reciterà alcune pagine del romanzo edito da Poderosa.
Nel libro sono due le sconfitte delle quali Roberto deve prendere atto ogni benedetto giorno e scoprirne il mistero: due tragici abbandoni. Il primo avvenuto quarant’anni prima con la scomparsa di sua madre, il secondo è un femminicidio.
Appena compiuti sette anni, si accorge della scomparsa definitiva di sua madre Lilli dopo una serie di assenze periodiche dalla famiglia. Gli resta accanto il trentacinquenne padre-padrone Vittorio, dispotico e violento, con il solo intento di cancellare ogni ricordo del passato e rifarsi una vita al più presto. Roberto cresce con una fragilità psicologica: la “sindrome dell'abbandono”.
Sullo sfondo di queste vicissitudini, si profila l'ambiente dei paesi costieri marchigiani a partire dalla fuga del re dopo aver firmato l’armistizio con gli alleati ed aver fatto imprigionare Mussolini al Gran Sasso. Il corroborante della trama è immerso durante la seconda guerra mondiale e giunge all’inizio del nuovo secolo con i suoi dissapori sociali misti al desiderio di rinascita e alla speranza per una vita migliore. Sin dalla giovinezza, Roberto realizza varie esperienze di successo professionale in giro per il mondo e dopo una serie di relazioni sentimentali malate, per sconfiggere le difficoltà della vita dovute al suo stato emozionale quale conseguenza degli effetti della sindrome.