Il cerchio si stringe. Sono dodici i semifinalisti del Premio Postacchini, tra loro l'italiano Giovanni Agazzi

FERMO - Con il passare dei giorni, il Concorso violinistico “Andrea Postacchini” entra nel vivo. Mentre oggi i ragazzi della categoria C (17-21 anni) continuano ad esibirsi sul palco del Teatro dell’Aquila per l’ultima tornata di ascolti prima di passare alla categoria seguente, ieri tra sorrisi di gioia e qualche sospiro di delusione, si è consumata la prima "scrematura" della competizione, quella della categoria D (22-35 anni).

Sono dodici i violinisti che domani si sfideranno nella semifinale, nella speranza di poterla superare e di accedere alla finale di venerdì. Tra loro un solo italiano, il veneziano Giovanni Agazzi. Con lui Floris Willem dal Belgio, Miguel Colom unico spagnolo della 22^ edizione del concorso, Jang Yoonsun dalla Corea del Sud, Liu Fanglei dalla Cina, i giapponesi Masato Rika e Murakami Shoko, il francese Yann Passabet Labiste alla sua ultima presenza al Postacchini dopo avervi partecipato sei volte, Valentin Şerban dalla Romania, Almuth Siegel dalla Germania, Alican Süner dalla Turchia e il russo Andrei Kuznetcov.

I risultati sono giunti nel primo pomeriggio di ieri e i ragazzi si sono riuniti in religioso silenzio nel foyer del teatro. Una palpabile tensione ha accomunato i violinisti in gara, prima che con l’affissione della lista dei semifinalisti potessero liberarsi sorrisi di gioia e qualche sguardo di sconforto. La commissione riunita presso la sede dell’Antiqua Marca Firmana, associazione organizzatrice del concorso, è rimasta a porte chiuse per quasi mezz’ora, a sottolineare la difficoltà della selezione tanto era alto e significativo il livello dei partecipanti. Grande la sportività tra i concorrenti: complimenti e strette di mano tra chi ha superato il turno e pacche sulle spalle a chi deve tornare a casa. Gli italiani eliminati hanno raggiunto l’unico connazionale in semifinale: “Giovanni fatti valere, sei tutti noi!”, l’incitamento unanime che ha accompagnato i sorrisi di Agazzi.

Nessun pentimento per chi ha attraversato il globo pur di arrivare a Fermo. Una città ospitale e una grande manifestazione di livello che permette un confronto internazionale tra giovani violinisti, un concorso utile a misurare le proprie qualità musicali, una vetrina, una sfida con se stessi e con gli altri. Questo il commento che accomuna gli esclusi, alcuni dei quali si fermeranno ancora alcuni giorni in città per poter seguire il prosieguo della manifestazione. Intanto domani dalle ore 9 sul legno del Teatro dell’Aquila la semifinale della categoria D.

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