FERMO - Giuseppe Buondonno, che dell'ISML (Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione) di Fermo è da sempre uno dei protagonisti più attivi, lo definisce come uno degli appuntamenti più significativi, nelle Marche e in Italia, per il settantesimo anniversario della Liberazione. Il riferimento è a “L'umanità del rifiuto. La Resistenza civile in Italia e in Europa”, iniziativa in programma venerdì 10 (ore 10-19) e sabato 11 aprile (ore 10-13) all'interno del MITI.
Storici di livello internazionale, provenienti da diverse realtà nazionali ed europee, racconteranno e rifletteranno sullo stato della ricerca, sulle categorie interpretative e sul senso storico delle diverse forme della partecipazione popolare europea alla Liberazione. Il proposito è, tra l’altro, quello di dare vita ad un portale e ad una rete europea di studi e di luoghi della Memoria.
“In Europa, come in Italia - spiega Buondonno - il lavoro degli storici e della memorialistica, sul piano della ricerca e della divulgazione, ha evidenziato esperienze significative di solidarietà delle popolazioni civili, nei confronti dei resistenti, dei militari alleati, dei tanti perseguitati. Forme diverse, appunto, mosse da motivazioni differenti: dal rifiuto e dalla stanchezza per la guerra a quello verso la dittatura; dalla spontanea solidarietà umana verso chi era braccato, al supporto più consapevole e politico verso la guerra partigiana, fino al fenomeno meno diffuso, ma non meno importante di una definita coscienza non violenta. Una classificazione che risulterebbe comunque riduttiva, di spinte in cui la dimensione storico-politica e la soggettività umana si fondono profondamente, nel turbine di una tragedia immane. L’Europa dei popoli e della democrazia si costruisce anche facendo emergere e lasciando memoria viva delle sue storie e delle forme diverse della sua lotta per la libertà. Tra populismi mediatici e neofascismi, mi sembra importante continuare a studiare e far conoscere la complessa e articolata vicenda di questa lotta di popolo che, con o senza armi, ha costruito le premesse di una democrazia europea, oggi così fragile e così radicalmente posta in discussione”.
All'iniziativa interverranno esperti come Brunello Mantelli, Ercole Ongaro, Michela Cerocchi, Filippo Ieranò, Maria Teresa Milano, Antonio Parisella, Hans Bonde, Davide Artico e Nevenka Troha, oltre all'attore Piergiorgio Cinì.
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