C'è (sempre) voglia di teatro. L'impegno dell'AMAT, il sostegno dei Comuni

MARCHE - C'è voglia di teatro. Da un lato gli spettatori, che lo chiedono. Dall'altra gli amministratori, che aiutano l'AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) a proporlo. E si arriva, anche in una fase complicata come questa, persino ad aumentare il numero di rappresentazioni di alcune stagioni.

“Non è affatto una partenza fiacca - spiega il direttore Gilberto Santini - e in diversi luoghi aumentiamo la proposta per il pubblico. Lo scorso anno abbiamo riscontro un grande interesse nei confronti della programmazione teatrale e devo dire che lo scenario attuale, adesso che stiamo ultimando le varie conferenze stampa di presentazione, mi sembra piuttosto ricco”.

Come può essere sintetizzato un momento simile? “In questi anni abbiamo sempre usato due frasi, una quasi in contraddizione con l'altra, anche se poi non è così: la prima è di Peter Brook (“Il teatro deve lasciarci nudi di fronte alle domande”), la seconda di Alberto Savinio (“Il teatro è il premio serale che l'uomo dà alla sua fatica diurna”). Ecco, in questo momento nella fase di programmazione ci sta facendo più compagnia la frase di Savinio. A questo desiderio degli spettatori vogliamo rispondere con un vero regalo, anche con uno spettacolo che in qualche modo li riempia di domande ma sempre cercando, noi come AMAT, di essere il più precisi possibili nel rispondere a questa esigenza”.

C'è però l'altro lato della medaglia, con amministratori che hanno fatto capire chiaramente che nella gestione delle risorse la cultura - e quindi anche il teatro - avrà, per restare in tema, un posto in secondo ordine. “Ti faccio un esempio: anche quest'anno rinnoviamo un nostro progetto nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro con le guardie carcerarie, una proposta di teatro che fa parte del progetto Benessere per persone che fanno lavori usuranti, come è appunto lo stare in carcere. Rispondo proprio con questo: il teatro, l'arte, la cultura, sono un pezzo di benessere delle persone. Allora ridurlo a semplice bisogno materiale è un errore di valutazione molto grave.

Nella vita c'è bisogno, usando una frase di qualche anno fa, del pane ma anche delle rose. Senza questa esperienza di bellezza tutto immediatamente diventa peggiore, decade la qualità della convivenza civile. Ci sono dei dati importanti sull'incidenza delle malattie e sull'ospedalizzazione di anziani che hanno una vita attiva o meno. Sì, stanno togliendo ai loro cittadini la possibilità di stare bene; quindi, li invito a ripensarci, a non essere frettolosi nell'accantonare un pezzo importante della vita di tutti noi”.


Andrea Braconi

Devi effettuare il login per inviare commenti

Annunci

Vai all'inizio della pagina
Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione