FERMO - Il commissario straordinario del Comune di Fermo, Vittorio Saladino, ha adottato definitivamente, con proprio atto, la variante urbanistica per la riduzione del consumo di suolo delle zone di espansione cosiddette “C”. La variante prende in considerazione le aree di San Marco alle Paludi, Capodarco, San Girolamo e Girola, per le quali, nell’ultimo triennio, sono state inoltrate alla precedente Amministrazione comunale formali richieste da parte dei proprietari di retrocedere le zone, declassificandole da edificabili ad agricole (“E”), adducendo motivazioni strettamente connesse sia con la grave e perdurante crisi economica che ha investito anche il settore dell’edilizia, che con la pesante pressione fiscale che ha costituito un ulteriore aggravio per il comparto.
La variante interessa una superficie complessiva di circa 446 mila metri quadrati. La “soppressione” di queste aree, operata con la variante, comporterà una riduzione della volumetria, prevista dal piano regolatore per le aree con prevalente destinazione residenziale, di 59.685 metri cubi di cemento.
Questo atto persegue l’obiettivo che la precedente Amministrazione comunale si era posta di ridurre l’espansione della città, non giustificata da reali e concrete esigenze, conseguendo una riduzione del consumo di suolo, in accordo con gli obiettivi del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale.
La delibera di adozione della variante urbanistica (atto del Consiglio Comunale n. 52 dell’11 giugno 2014) e i relativi elaborati, erano stati depositati in Comune per consentire la libera visione da parte dei cittadini, al fine di presentare eventuali osservazioni; quelle pervenute, alla data del 4 marzo 2015, sono state 16.