Una seconda vita per persone e cose. Aperto a Fermo il punto vendita della cooperativa Ecoama

FERMO - C'è un posto a Campiglione di Fermo dove gli oggetti rotti o in disuso riprendono vita. Qui, da quattro anni alcune persone con disagi mentali imparano un lavoro e lo mettono in pratica. Sono i ragazzi della Cooperativa Ecoama, realtà nata da un'esperienza partita nel 2011, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell'Area Vasta 4 e con l'associazione Psiche 2000. Guidati da tutor e con l'aiuto di una psicologa, questi ragazzi smontano e rimettono in sesto piccoli e grandi elettrodomestici. Con il passare del tempo il lavoro della cooperativa si è diversificato.

Così, oggi, si sono aggiunti anche piccoli lavori manuali per conto terzi. “Abbiamo contatti con alcune aziende del territorio che ci commissionano lavori”, spiega il presidente di Ecoama Ronni Ricci. “Per loro è vantaggioso da un punto di vista economico perché siamo una cooperativa. Speriamo che anche altre realtà vorranno coinvolgerci nelle loro attività. Noi, intanto, non restiamo fermi”. A gennaio, infatti, le quattro persone che lavorano per la cooperativa - tre a tempo pieno e una part time - saranno coinvolti anche nella pulizia dei dintorni dell'ospedale di Fermo.

“Per i nostri ragazzi - dice Ricci - è importante sentirsi impegnati in qualcosa di concreto, perché consente loro di non pensare di continuo alla loro patologia. E' innegabile che questa realtà ha una finalità sociale, visto che ci consente di ridare vita a chi viene scartato dalla società, insegnandogli un lavoro che, in futuro, potrebbe svolgere da qualche altra parte, magari proprio in un'azienda del territorio. Ma c'è anche uno scopo economico, perché, rivendere elettrodomestici rigenerati o svolgere lavori per conto terzi ci permette di guadagnare e, così, di retribuire i nostri ragazzi”.

Proprio per aumentare le entrate, da qualche settimana a Fermo, in Viale Vittorio Veneto, la cooperativa Ecoama ha aperto Second Life, un negozio in cui vengono venduti gli elettrodomestici e gli oggetti riparati dai ragazzi. “Un modo - sottolinea Ricci - per farci conoscere e aprirci al territorio”. Chiunque voglia contribuire allo sviluppo di questo ammirevole progetto può quindi: portare piccoli elettrodomestici rotti, come phon e computer, a Campiglione (sede ex Omsa); portare grandi elettrodomestici che non usa più, sempre a Campiglione, e prenderne in cambio uno “nuovo”, rigenerato; recarsi nel nuovo punto vendita di Viale Vittorio Veneto e acquistare piccoli e grandi elettrodomestici rimessi a nuovo dalle mani di questi “speciali” lavoratori.


Francesca Pasquali

Devi effettuare il login per inviare commenti

Annunci

Vai all'inizio della pagina
Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione