Quello che i numeri non possono dire. La sicurezza vista dagli amministratori di Porto Sant'Elpidio e Fermo

FERMANO - Da Porto Sant'Elpidio a Fermo, da Carlo Vallesi a Mauro Torresi: due posizioni simili ma non esattamente coincidenti. Due interviste che fotografano la visione e la strategia di amministratori e forze di Polizia Locale.


PORTO SANT'ELPIDIO

Assessore Vallesi, che condizione sta vivendo la vostra città? “Bisogna fare un distinguo tra quella che è la percezione che hanno i cittadini e quelli che sono i dati reali, basati sulle denunce, che pur essendo freddi hanno una loro valenza. Al nostro sindaco, in sede di Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica presso la Prefettura, è stato riferito che i reati nel 2015 sono diminuiti rispetto al 2014. Sempre secondo i dati forniti dalla Prefettura, qui da noi è stato registrato un piccolo aumento nel gennaio 2016 rispetto al gennaio 2015, ma parliamo di una base mensile”.

Al centro della vostra azione c'è anche il contrasto alla prostituzione. “Noi abbiamo modificato un articolo del regolamento di Polizia Urbana, nel quale si proibisce l'esercizio della prostituzione, quindi la contrattazione di prestazioni sessuali in alcune zone della città. Sono stati fatti 6 ricorsi da persone sanzionate, ricorsi che sono stati bocciati dalle autorità competenti. Quindi, per adesso, la modifica al regolamento sta dando risultati importanti: dal marzo 2014 al dicembre 2015, infatti, sono stati più di 1.100 i verbali, elevati non soltanto dalla nostra Polizia Locale. Parliamo di oltre 2 verbali al giorno, e non è sicuramente poca cosa”.

E che ruolo hanno i Vigili in un sistema così complesso? “Fanno un lavoro più che paragonabile a quello delle altre Forze dell'Ordine. In tante serate hanno fatto servizi congiunti con Carabinieri e Polizia, in base ad un protocollo siglato in Prefettura. Come servizi serali della Polizia Locale, il nostro Comune è il primo della Provincia e tra i primi a livello regionale in base al numero di abitanti. Nel 2015 abbiamo effettuato 135 servizi notturni, di cui 29 del servizio interforze con presenza di un auto della Polizia Locale, una dei Carabinieri ed una della Polizia Stradale; proseguendo con i nostri numeri, sono state 118 le pattuglie schierate, 95 le pattuglie con inizio del servizio alle 5.30 del mattino, 49 i servizi di controllo su conferimento e smaltimento dei rifiuti”.


FERMO

L'analisi dell'Assessore fermano Torresi è, per sua stessa ammissione, controcorrente. “C'è stato un summit in Prefettura dal quale sono emersi dati che sembrano evidenziare una generale diminuzione dei reati. Io ho detto che, dal mio punto di vista, c'è invece un aumento della microcriminalità, che non emerge semplicemente perché la gente non denuncia determinati fatti”.

E perché si denuncia meno? “Non per sfiducia nelle Forze dell'Ordine, che svolgono un importante lavoro, ma per sfiducia in un sistema all'interno del quale chi commette determinati reati dopo pochissimo è di nuovo libero di delinquere. Mi è stato risposto che questa tendenza a non denunciare c'è sempre stata e che i dati confermano questo calo dei reati. Secondo ciò che sento ogni giorno parlando con la gente, invece, sono in aumento, come la stessa percezione d'insicurezza. E la situazione economica non aiuta di certo”.

Qual è il modus operandi della vostra Polizia Locale? “Stiamo cercando di mettere più videocamere e faremo sicuramente un investimento importante, non potendo incrementare le unità in servizio, anzi, dovendo far fronte a pensionamenti e altre problematiche. Nonostante questo, continuiamo a mantenere i servizi nel nostro territorio, garantendo la stessa qualità”.

Su Lido Tre Archi i riflettori si accendono ad intermittenza. Ma qual è la situazione del quartiere? “Ho trovato una situazione di relativa tranquillità, senza grossi problemi. Abbiamo una consigliere comunale, Silvia De Santis, che è sempre presente e dall'incontro con i commercianti dello scorso 26 febbraio è emerso un apprezzamento per il nostro operato. Da parte nostra, ci siamo impegnati a tenere viva quell'area della città, non solo attraverso un miglioramento delle luci, un'azione più efficace sul decoro urbano ed una maggiore presenza dei Vigili, che già c'è insieme alle altre Forze dell'Ordine, ma anche con una serie di iniziative culturali e di manifestazioni che diano un segnale importante. Perché Lido Tre Archi tutto è meno che una zona da ghettizzare”.


Andrea Braconi

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