Nuova vita per Casa degli Artisti e La Gustosa. Ristrutturazione e architettura sostenibile grazie ai finanziamenti del GAL

ALTIDONA - Dare nuove forme e nuovi scopi agli spazi. Sembra questo uno dei propositi del nuovo anno per gli amministratori di Altidona. Il tutto riscoprendo luoghi identitari che si affacciano sul belvedere del piccolo borgo medievale, che dopo il recente restyling è come se avessero preso una boccata d'aria fresca, prima di tornare ad avere un ruolo centrale nella vita cittadina, diventando spazi deputati all'accoglienza, alla promozione e valorizzazione del territorio.

Un progetto di architettura sostenibile nel quale Altidona ha creduto, finanziato al 30% dal Comune e al 70% dal GAL Fermano, è la Casa degli artisti, un appellativo che sa di arte e di accoglienza. Si tratta della ristrutturazione di un edificio che si è avvalsa di un tipo di architettura per e con le persone: prima un rudere che non aveva una funzione precisa, ora una struttura di supporto al vicino teatro. Il locale darà accoglienza e ospitalità nell'ottica della promozione turistico-culturale e dell'arte. Costruito su due piani in maniera totalmente ecologica, con pavimento in argilla, intonaci naturali, mattoni originali utilizzando la tecnica del cuci e scuci. Avendo a disposizione più ambienti, uno sarà allestito come sala lettura, un ufficio di promozione turistica territoriale e una stanza da letto per ospitare artisti che parteciperanno a iniziative organizzate nel borgo di Altidona ma anche in tutta la Valdaso.

L'aria di novità non finisce qui, perché l'Amministrazione Comunale di Altidona è riuscita ad ottenere un finanziamento per coprire buona parte delle spese necessarie alla realizzazione del progetto di ristrutturazione a scopo turistico di un locale comunale che in origine era l'ex asilo parrocchiale, ora ribattezzato Locale La Gustosa, realizzato, appunto, grazie ad un finanziamento del GAL Fermano nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013, in riferimento a interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Il termine di per sé evoca il gusto del palato poiché le specialità culinarie la faranno da padrone. La ristrutturazione nasce infatti con l'obbiettivo di costituire una vetrina per l'esposizione di prodotti enogastronomici della Valdaso come attrattiva turistica e culinaria.

Uno spazio polifunzionale importante per i prodotti e ovviamente anche per i suoi produttori, un passpartout per la valorizzazione dentro e fuori dai confini locali, un progetto che unisce la valorizzazione turistica alla tradizione culinaria e che, nelle intenzioni dell'Amministrazione, vedrà scaturire un bando ad hoc che sarà rivolto alla politiche giovanili in modo coinvolgere giovani sotto i 35 anni.


Serena Murri

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