La svolta etica e responsabile del gambling italiano è sotto gli occhi di tutti e parla di un impegno a tutto campo, sia nel settore online che in quello terrestre. Un impegno che passa soprattutto per la creazione di strategie e di campagne che mettano al primo posto la sicurezza e il benessere del pubblico.
Ne ha parlato di recente Mario Lollobrigida, Direttore Giochi dell’Agenzia delle Dogane dei Monopoli di Stato, intervenuto in occasione della presentazione della nuova ricerca SWG sul gioco patologico. Le sue parole servono a evidenziare l’importanza di un approccio integrato alla prevenzione e aiutano a cogliere le differenze tra gioco online e gioco fisico in termini di strumenti a disposizione. “Nel settore del gioco online abbiamo già introdotto misure concrete per la prevenzione del gioco patologico – queste le sue parole – grazie anche al decreto legislativo 41 che ci ha permesso di inserire, nella nuova gara per le concessioni, obblighi specifici a tutela del giocatore”.
Ed è qui che entra in campo l’Intelligenza di cui parlavamo nel titolo. In primis quella artificiale. Molte delle migliori piattaforme di gioco della filiera AAMS hanno infatti adottato sistemi di IA che riescono a monitorare in tempo reale i comportamenti potenzialmente problematici, leggendo i parametri del tempo di gioco, delle somme giocate e della frequenza. L’uso di queste tecnologie consente l’invio di messaggi creati su misura fino ad arrivare, quando la situazione è più seria, anche alla sospensione temporanea, ma automatica, del conto di gioco.
Se questa è la situazione sul fronte online, nel comparto terrestre interviene un altro tipo di intelligenza. Quella umana, che si addestra attraverso la formazione, lo studio e l’aggiornamento. Lo ha spiegato ancora Lollobrigida, che ha messo in luce come la prevenzione passi soprattutto dalla formazione degli operatori. “Per quanto riguarda il riordino del gioco fisico per noi è un lavoro finito - dice - ma ci sono ancora dei passaggi da fare con gli Enti Locali, le Regioni e poi le Commissioni. Non conosciamo le tempistiche di quando il tutto troverà realizzazione visto che si sta adesso discutendo di una possibile proroga della Delega Fiscale. Per noi l’anima del riordino è la formazione degli operatori”.
Proviamo allora a scendere nel dettaglio delle modifiche fatte in questo senso. La formazione degli operatori diventa infatti obbligatoria, continua e mirata sul gioco responsabile e sicuro. Si vuole quindi rendere la formazione un pilastro, un obiettivo congiunto tra concessionari, associazioni di categoria e istituzioni. Per questo diventa fondamentale il coinvolgimento di esperti, da psicologi a psichiatri, passando per medici ed esperti di comunicazione. Figure che dovranno aiutare a costruire percorsi formativi efficaci e pratici per gli operatori. L’obiettivo è quello di fornire agli esercenti strumenti per intercettare comportamenti a rischio, spiega ancora Lollobrigida, e indirizzare in maniera tempestiva i giocatori verso canali di supporto adeguati.
Non si può più aspettare, infatti. Gli ultimi dati parlano infatti di un ritorno pericoloso del gioco patologico e in particolare di quello illegale. È arrivato il momento di trasformare la prevenzione da scelta volontaria a obbligo. Un obbligo condiviso e fissato dalle leggi. Un obbligo uguale per tutti.