In bici, in sicurezza: piste ciclabili, il punto della situazione

FERMANO - Con l'arrivo della bella stagione sono tanti gli abitanti delle località costiere ed i turisti che scelgono la bicicletta come mezzo di trasporto. Per far sì che possano spostarsi in sicurezza è molto importante che lo facciano attraverso piste ciclabili. Facciamo il punto sull'attuale situazione di queste infrastrutture.

Partiamo da Pedaso dove, soprattutto da aprile a ottobre, si può dire che la vita corre sulle due ruote. La cittadina rivierasca, da sempre sensibile alle tematiche ambientali, ha da anni provveduto alla riqualificazione di quello che è diventato il Lungomare dei Cantautori, peculiare nel suo aspetto, con il quale si è riusciti a dare continuità ad una spiaggia caratterizzata dallo scarso litorale, divenuto negli anni meta di passeggiate domenicali e degli affezionati del jogging, spesso provenienti dai paesi limitrofi. La speranza di aggiungere qualche chilometro in più e farlo diventare un unicum con quello di Campofilone e Cupra Marittima c'è sempre.

Lo scorso anno l'occasione è arrivata grazie all'intervento delle Ferrovie dello Stato che sono intervenute a sud per la messa in sicurezza del muraglione che in zona Tibiceco era spesso minacciato dalle mareggiate. Grazie all'intervento è stato possibile prolungare e innalzare la passeggiata in quel tratto.

Un'altra pista ciclabile, asfaltata e della quale usufruiscono regolarmente pedoni e bici, costeggia il primo tratto della strada provinciale Valdaso, per poi condurre al centro abitato che, nell'ultimo decennio, ha visto ripopolarsi la zona più ad ovest, nei pressi del campo sportivo. Proprio da lì parte un altro sentiero che costeggia l'Aso e si collega al porticciolo e al mare. Quello del lungo fiume è un itinerario alternativo che paesaggisticamente offre un panorama insolito e andrebbe valorizzato, visto che collega una zona residenziale della Valdaso al litorale, senza bisogno di dover attraversare la statale.

Oggi altro non è che una strada sterrata; al momento non è inclusa in nessun progetto che preveda l'asfaltatura o la riqualificazione. Forse sempre a causa di quella "coperta troppo corta" e di finanziamenti che scarseggiano. Un peccato, trattandosi di una strada che idealmente ricongiungerebbe il perimetro del paese in un’unica pista ciclabile.

Dopo il "buco" di Marina Palmense, si arriva a Porto San Giorgio dove l'Ufficio tecnico del Comune, su iniziativa dell'Assessorato alla Viabilità, ha elaborato il progetto esecutivo di ampliamento della pista ciclabile nella zona sud della città. Il nuovo tratto in cui si prevede il prolungamento è quello di via Martiri di Cefalonia. Secondo il disegno, il nuovo tracciato si svilupperà dall'incrocio con via Petrarca (dove termina l'attuale percorso) fino alla rotatoria di recente realizzazione sulla Statale Adriatica.

“Con questo intervento – spiega l'assessore alla Viabilità Valerio Vesprini – si intende recuperare e valorizzare quel tratto di ciclabile già esistente nei pressi del Palazzetto dello sport, attualmente non integrato nel percorso cittadino della cosiddetta 'mobilità dolce'. Questa Amministrazione provvederà inoltre ad asfaltare e illuminare la strada di collegamento al quartiere Santa Vittoria, in prossimità di via dei Giochi olimpici, strada su cui si può pensare ad un ulteriore sviluppo della pista ciclabile".

Ad intervento ultimato – prosegue Vesprini – via Martiri di Cefalonia è destinata ad avere un unico senso di marcia ovest-est. Porto San Giorgio si appresta ad avere un percorso riservato alle due ruote che dalla zona nord di viale Cavallotti attraverserà il centro della città fino a collegarsi con il tratto esistente nell'area Ex Afa fino alle porte del quartiere Santa Vittoria”.

Altra interruzione a Lido di Fermo. La pista ciclabile riprende a Casabianca e, attraversando Lido Tre Archi, arriva a Porto Sant'Elpidio dove si sta già pensando alla prossima stagione estiva, con un occhio di riguardo per il cicloturismo: "C'è una ciclabile progettata a livello urbano – spiega l'assessore all'Urbanistica Annalinda Pasquali – che andrà a raddoppiare quella esistente e metterà in collegamento i quartieri col lungomare. Inoltre, abbiamo presentato una proposta per rendere sostenibile il lungomare attraverso l'energia prodotta da chi passa sopra alla pista ciclabile. Lo scopo è favorire la mobilità dolce con l'utilizzo di un sistema con cui produrre energia".

Per mobilità dolce si intende, tra le altre cose, una modalità di spostamento spesso in riferimento all'ambito urbano al fine di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici generati da veicoli privati. Il tutto è relativo al bando europeo per le “Azioni urbane innovative” che tra quelle finanziabili annovera progetti di transazione energetica, per fronteggiare problematiche urbane attraverso l'innovazione. Inoltre, continua Pasquali: "abbiamo sottoscritto un accordo con altri Comuni ed Enti della costa e dell'entroterra per la realizzazione di una Quadriciclo, che comprenderà Porto San Giorgio, Fermo, Sant'Elpidio a Mare, Civitanova Marche ed aree della Comunità dei Monti Azzurri".

Oltre al già citato bando UIA (Urban Innovative Actions Initiative) anche la Quadriciclo rientra nell'ambito dei finanziamenti europei, mentre la pista ciclabile urbana verrà realizzata con risorse proprie. Da segnalare è il fatto che Porto Sant'Elpidio si trova anche all'interno del circuito “Noi Marche”, dove campeggia tra gli itinerari dedicati al cicloturismo: http://www.noimarche.it/it/itinerari/camminando-e-pedalando/5.html.


Silvia Ilari e Serena Murri

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