FERMO - “Quale assessore della Regione, ex presidente della Provincia di Fermo, e soprattutto cittadino del Fermano, esprimo tutta la mia soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata il 14 aprile, che solo in parte accoglie il ricorso proposto da Powercrop, respinge espressamente la richiesta di nomina di un Commissario ad acta e, ravvisata la 'particolare complessità della controversia', compensa le spese di giudizio. Usa queste parole Fabrizio Cesetti per commentare l'atteso giudizio del Consiglio di Stato su uno dei casi più controversi e complessi degli ultimi tempi.
"Dalla lettura della sentenza - dice Cesetti - appare evidente che viene ribadito il principio, già affermato dal Consiglio di Stato con la sentenza n. 880/2015, secondo il quale nessuna pronuncia giurisdizionale può 'sostituirsi alle valutazioni di competenza della Commissione VIA' che resta una esclusiva prerogativa della Provincia insindacabile nel merito. E viene ribadito che l’organo competente, quindi la Provincia, 'non soffra una limitazione dell’indagine in relazione a tutti i profili coinvolti'". In pratica, nella sua sentenza il Consiglio di Stato passa di nuovo la palla alla Provincia, incaricatica, anche attraverso nuove indagini, di valutare l'impatto ambiantale che l'impianto voluto dalla Powercrop avrebbe sul territorio di Campiglione.
Un passaggio, quello alla Provincia, per Cesetti "fondamentale perché è evidente che la Provincia, nell’emanare un nuovo atto valutativo, dovrà eseguire nuove indagini che potranno dimostrare la sussistenza di ulteriori ragioni ostative (nuovo Ospedale di rete finanziato e con lavori aggiudicati, Centro Montessori) per l’insediamento di un’attività incompatibile con il territorio e in contrasto con le ragioni dei cittadini che lo abitano”.