E' arrivato il caldo. Anziani a rischio, i consigli degli esperti

MARCHE - Con l’arrivo dall’Africa dell’anticiclone Flegetonte è prevista un’ondata di caldo che alzerà le temperature oltre i 35 gradi, con picchi anche di 37-38 gradi. Con il caldo estivo aumentano i disagi soprattutto per le persone fragili. Il calore eccessivo amplifica la fatica percepita e causa svogliatezza e sonnolenza. Gli anziani con patologie croniche (cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, Parkinson) o mobilità ridotta rischiano la disidratazione più facilmente, perché non sentono o non riescono a comunicare la sensazione di sete a causa della minore efficienza del sistema termoregolatore.

E’ bene quindi tenere sotto controllo sintomi come confusione mentale e agitazione, oltre all’aumento della temperatura corporea. Ma cosa fare per affrontare al meglio l’afa? Bere almeno un litro e mezzo di acqua fresca al giorno (circa otto bicchieri) e limitare bevande gassate, alcoliche e caffè. Da evitare anche le bibite ghiacciate, che danno una falsa sensazione di sollievo e rischiano di creare congestioni. A tavola, privilegiare una dieta di carni bianche o pesce, latticini freschi e primi piatti leggeri. Da evitare gli alimenti troppo elaborati, piccanti o fritti. Assumere almeno cinque porzioni di frutta e verdura, che aiutano a combattere la disidratazione. Meglio non uscire nelle ore più calde (dalle 11 alle 18) e fare i lavori domestici nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio. Indossare vestiti di cotone o lino, chiari e non aderenti. In assenza di aria condizionata o ventilatore, arieggiare gli ambienti durante le ore più fresche e oscurarli con tende o tapparelle quando il sole si fa cocente. Importante è non isolarsi e mantenere durante il giorno un contatto, anche telefonico, con un familiare, un vicino o un amico.

In caso di malattie che richiedono l’assunzione di numerosi farmaci, non sospendere o iniziare una terapia senza prima consultare il medico e conservare i medicinali deperibili in frigorifero. Meglio tenere una bottiglia d’acqua o un bicchiere sempre in vista, in cucina o sul comodino.

In seguito ad una prolungata esposizione al sole si possono avere sintomi come malessere generale, mal di testa, nausea, vertigini e febbre anche fino a 40°. In questi casi è necessario contattare al più presto il medico di famiglia o, se non raggiungibile, la guardia medica. Il colpo di calore è molto frequente anche negli ambienti chiusi. Nel frattempo, è consigliabile rimanere in una stanza fresca e ventilata.

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