SANT'ELPIDIO A MARE - "A tutela del nome, della dignità, del decoro della contrada S.Martino e di tutti i suoi contradaioli, chiariamo alla comunità - non solo elpidiense - quanto segue". Comincia così il comunicato del direttivo della contrada inviato alla stampa per fare chiarezza sui rapporti sempre più tesi con l'Ente Contesa.
"Accusandoci di dire falsità - si legge nel testo - l'Ente Contesa ci preannuncia una querela". E da qui i nodi che vengono al pettine: la parte degli incassi delle edizioni 2012 e 2013 di Città Medio Evo che, secondo la contrada, non sarebbero ancora stati corrisposti dall'Ente e il ricorso alla vie legali per recuperare lo spettante. Il ricorso al TAR da parte dell'Ente Contesa e il conseguente blocco dei contributi comunali, per 2012, destinati in parti uguali all'Ente e alle contrade. La decisione del Comune di destinare poco più di ottomila euro alle manifestazioni storiche del 2013, da dividere in parte uguali tra Ente e contrade, previa presentazione di un rendiconto unico sottoscritto da tutti i beneficiari. La mancata presentazione della rendicontazione perché - dice la contrada S.Martino - "alla richiesta di chiarimenti sulla modalità di presentazione non è mai giunta risposta, motivo per cui noi presentammo direttamente al Comune il nostro rendiconto, come fece anche S.Maria". La comunicazione da parte del Comune della revoca del finanziamento, per il 2013 e per il 2014, vista la mancata presentazione del rendiconto secondo le modalità richieste.
"Queste - dice il direttivo di S.Martino - sarebbero le falsità rappresentate al sindaco nella nostra lettera". E contrattacca: "Alla querela del presidente dell’Ente risponderemo con una controquerela. Così, sarà finalmente un vero giudice terzo a stabilire, carte in mano, chi ha raccontato falsità in questi anni e chi continua a dirle".
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