Alla scoperta delle erbe spontanee. Sabato 28 marzo presentazione del libro di Roberto Ferretti

FERMO - "Herbae et Orbi. Viaggio nella Cucina delle Erbe, da Pitagora ai giorni nostri" è il titolo dell’ultimo libro di Roberto Ferretti che sarà presentato sabato 28 marzo alle 17.30 presso la sede della Società Operaia.

L’uomo delle erbe e della cucina della tradizione, il girovago propugnatore delle delizie del territorio della Valdaso nel mondo, torna a raccontare delle sue esperienze e della sua passione per l’arte culinaria. E lo fa attraverso le pagine di un libretto curioso e particolare: Herbae et Orbi. Viaggio nella Cucina delle Erbe, da Pitagora ai giorni nostri, edito da Zefiro Edizioni.

Psicologo e animatore culturale e turistico, Ferretti non è nuovo alla scrittura di libri. Dopo l’esordio letterario con "I racconti del piatto", un lavoro a più voci sempre per le edizioni Zefiro, eccolo alle prese con le erbe trovate in un percorso storico che parte dall’antichità per arrivare fino ai giorni nostri.

L’opera si avvale della collaborazione di un prezioso interprete della cura del verde: il botanico Libereso Guglielmi, conosciuto anche come il “giardiniere di Calvino”, che ha illustrato, con i suoi disegni, copertina e pagine interne.

“È lui - dice Ferretti - che mi ha fatto guardare le piante con occhi diversi e scoprire un mondo che ignoravo totalmente”. Ma sono anche altri i personaggi a cui l’autore rivela di essere debitore per quella che lui stesso definisce “una straordinaria scoperta”: lo chef Lorenzo Totò, il prof. Fabio Taffetani, docente universitario e presidente dell’Accademia delle Erbe spontanee di Monte San Pietrangeli, e Sonia Baldoni, profonda conoscitrice delle proprietà officinali delle erbe.

Il libro è un viaggio nella storia della cucina delle erbe, con curiosità e aneddoti che raccontano il rapporto di personaggi più o meno famosi con le erbe trovate, troppo spesso bistrattate o mal considerate. Si va da Pitagora ad Apicio, da Hildegard von Bingen a Pietro Aretino, per arrivare al marchigiano Costanzo Felici, autore di una famosa “lettera sulle insalate” e a tanti altri che hanno avuto la ventura di scoprire e assaggiare il gusto delle erbe troate lasciando anche qualche ottima ricetta. Il libro infatti si arricchisce di numerose ricette a base di menta riccia, nasturzio, pimpinella, dragone e così via, per realizzare misticanze e altri piatti più elaborati come gli asparagi alla corradina.

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