PALLAVOLO - La Sonepar si dimostra più cinica nei momenti decisivi di ogni set, sfruttando un attacco maggiormente attento; Grottazzolina sbaglia tantissimo e malgrado fosse quasi riuscita a riaprire il match non riesce a portare via punti.
Padova – Seconda trasferta in quattro giorni per Grottazzolina, che da Cisterna vira verso Padova per un match che, come il precedente in terra pontina, mette in palio punti pesantissimi in ottica salvezza. La classifica asfittica mette la Yuasa, unico team ancora con zero vittorie in carniere, di fronte alla necessità di portare via punti contro una Sonepar rinnovata il giusto, ma con un importante zoccolo duro rispetto alla passata stagione.
Alla resa dei conti ne viene fuori un match complicato, che vede i marchigiani sempre costretti a rincorrere nei primi due set, per poi sciogliersi sul più bello quando il tie break sembrava davvero ad un passo. Non basta un Golzadeh già a suo agio in Superlega per avere la meglio su Orioli (MVP) e compagni, i 14 muri vincenti di Padova pesano molto e lasciano ancora una volta alla Yuasa un pieno di rammarico.
LA CRONACA - Padova in campo con diagonale tutta serba composta da Todorovic e Masulovic, Polo e Truocchio al centro, Gardini e Orioli in banda con Diez libero. Coach Ortenzi che schiera la stessa formazione scesa in campo mercoledì a Cisterna, ovvero Falaschi in regia opposto a Golzadeh, Stankovic e Petkov in posto tre, Magalini e Tatarov schiacciatori con Marchisio libero.
Subito due punti di Orioli per dare avvio al match, lunga sequela di errori al servizio da ambo le parti ma sono i due opposti a dividersi la scena, con il gap che rimane invariato fino a che lo stesso Orioli pesca l’angolino con il diagonale che vale il 14-11. Il time out di Ortenzi non sortisce effetto, Gardini (ace) e Truocchio (muro) scavano il solco del +5, controbreak di Golzadeh per il 18-15. Grottazzolina sciupa molto in difesa e, a parte Golzadeh (8 punti personali nel set), non trova soluzioni in attacco; Padova vola via, Grottazzolina si rifà sotto con l’ottimo turno in battuta di Vecchi ma alla fine è Todorovic a chiudere di seconda intenzione sul 25-22.
Il secondo set inizia sulla stregua del primo, di Orioli il primo punto; Fedrizzi subito in campo per Tatarov e squadre appaiate finché Masulovic colpisce per due volte consecutive Marchisio in ricezione abbattendolo, 8-5 Sonepar. La Yuasa ricuce, Golzadeh e due ace di Fedrizzi confezionano il sorpasso sul 10-13 ma Magalini non passa in diagonale, subito di nuovo parità. Grottazzolina approfitta di un paio di regali patavini per portarsi sul 18-20, ma poi restituisce subito il favore sbagliando tre attacchi consecutivi che riportano sopra la Sonepar; buio pesto sul campo Yuasa che non riesce più a combinare nulla di positivo, la chiude Orioli in mani out per il 26-24 locale.
Dentro Tatarov per uno spento Magalini, le prova tutte coach Ortenzi ma pronti via ed è subito 3-0 Sonepar, sempre Orioli mattatore. La partenza ad handicap condiziona relativamente l’avvio, non è un caso che non appena il livello al servizio di Grottazzolina (o meglio, di Fedrizzi...) sale il risultato si sposta sul 6-8. Da posto quattro la Yuasa non riesce a trovare varchi, Falaschi ci prova dunque dal centro con Stankovic mentre è di Petkov l’ace del 8-12; dentro Held e Zoppellari per Gardini e Todorovic sul campo di Padova, mischia le carte Cuttini che sul 12-16 inserisce anche Stefani. Golzadeh è on fire, Petkov per il 14-19 dal centro; Fedrizzi spinge dai nove metri e la Yuasa si allontana ancora, c’è tempo per un diagonale strettissimo di Orioli prima che Fedrizzi chiuda sul 20-25.
Il servizio di Fedrizzi propizia il 3-5 Yuasa, che però si incarta ancora una volta su se stessa commettendo una serie di ingenuità incredibili (soprattutto in difesa) che regalano il 11-9 alla Sonepar. Ortenzi è infuriato, Golzadeh entra in riserva e Grottazzolina si conferma il principale avversario di se stesso, dentro Marchiani per Falaschi sul 14-11. Un’invasione di Tatarov si somma ad un rosso comminato a Petkov per il 17-13 Sonepar che sulla carta spaccherebbe qualsiasi match; Golzadeh però decide che non è ancora il momento, e dal suo servizio scaturisce addirittura il 17-19 Yuasa. Torna però il buio non appena il servizio torna a Padova, la ricezione grottese è un vero tallone d’Achille, Golzadeh diventa l’unico terminale d’attacco credibile e quando si diventa così prevedibili il match giocoforza finisce. Il 25-21 finale vanifica ogni tentativo grottese di riaprire il match, concedendo alla Sonepar tre punti pesantissimi in chiave classifica, soprattutto per come sono arrivati, dopo che la Yuasa era riuscita quasi a riaprire il match, salvo poi bruciarsi sul più bello e rimanendo al palo.
IL TABELLINO: SONEPAR PADOVA - YUASA BATTERY GROTTAZZOLINA 3-1
Sonepar Padova: Gardini 12, Zoppellari 1, Diez (L1) 32% (16% perf.), Stefani, Polo 3, Nachev, Toscani (L2), Todorovic 2, Bergamasco ne, Orioli 21, Truocchio 7, Mc Raven ne, Masulovic 15, Held 3. All. Cuttini Viceall. Salmaso
Yuasa Battery Grottazzolina: Golzadeh 23, Magalini 3, Cubito (L2) ne, Vecchi 1, Falaschi, Stankovic 3, Pellacani, Petkov 6, Petkovic, Fedrizzi 12, Marchiani, Koprivica, Tatarov 9, Marchisio (L1) 40% (25% perf.). All. Ortenzi Viceall. Minnoni - Romiti
Parziali: 25-22 (26’) 26-24 (29’) 20-25 (30’) 25-21 (27’)
Arbitri: Cerra – Brunelli (Laghi)
Videocheck: Cardoville - Segnapunti: Bridda
Note: Padova: 22 errori in battuta, 4 ace, 14 muri vincenti, 38% in ricezione (18% perf), 53% in attacco. Grottazzolina: 22 errori in battuta, 9 ace, 3 muri vincenti, 43% in ricezione (15% perf), 42% in attacco.
MVP: Orioli
Coach Ortenzi dopo Padova: “Troppa frenesia in certi momenti. Ora sfruttiamo la sosta per lavorare e recuperare tutti”
Quattro set di battaglia sportiva per la Yuasa Battery Grottazzolina a Padova in un match equilibrato. Una gara che ha la Yuasa ha cercato di portare al tie-brak in quarto parziale di continui capovolgimenti di fronte dopo aver perso i primi set ed essersi imposta nel terzo. L’analisi della gara da parte di coach Massimiliano Ortenzi: “Nel primo set abbiamo fatto fatica a prendere ritmo e l’abbiamo lasciato andare troppo presto. Nel secondo eravamo in gara nel modo giusto ma in qualche fase, nei momenti chiave, abbiamo commesso qualche ingenuità di troppo. Sul 24 pari abbiamo preso un ace e poi anche un altro errore che ha consegnato loro il parziale. Nel terzo invece siamo stati bravi in battuta, dove abbiamo spinto bene anche nel quarto parziale ma poi è arrivato quel rosso in una situazione strana. Eravamo riusciti a rimetterci avanti ma in quel momento abbiamo avuto troppa fretta, chiudendo troppo i colpi in attacco e ci è mancata la pazienza. Non siamo riusciti quasi mai ad essere pazienti ed è un problema. Dobbiamo lavorare perché da questa gara potevamo portar via qualcosa e c’è rammarico. Adesso analizziamo tutto quello su cui dobbiamo lavorare, recuperiamo un po' tutti per giocare al completo dopo la sosta”.
Uno scatto finale che è mancato dunque per tornare da Padova non a mani vuote con delle situazioni di gioco che vanno indubbiamente migliorate. “Dei margini ne abbiamo sicuramente - aggiunge Ortenzi - intanto prendiamo il buono da questa gara dove abbiamo battuto meglio rispetto a Cisterna e questo è un elemento importante. Poi dobbiamo lavorare su costruirci sicurezze in quelle situazioni un po' più semplici perché in certi casi facciamo troppa confusione. Sul resto abbiamo margini ma il tema è sempre quello: dobbiamo restare calmi e lucidi, soprattutto credere sempre che il momento giusto per prendersi qualcosa di buono e non mollare la presa arriverà sicuramente”.
Proprio sulla motivazione, sulla voglia di non mollare mai la presa durante i set e anche durante le gare si è costruita la rimonta dello scorso anno. Ma sono parole chiave che valgono anche e soprattutto in questa seconda stagione di Superlega. “Crederci sempre sarà una chiave determinante della stagione perché – conclude coach Ortenzi - questo campionato ci ha insegnato che ogni domenica è difficile ma si può sempre portare via qualcosa di buono rimanendo in gara e attaccati all’avversario. Ogni sconfitta lascia qualche strascico, ora dobbiamo dimenticare in fretta, facendo tesoro degli insegnamenti e andare avanti”.




