MARCHE - Stesse regole per il tesseramento dei minorenni marchigiani e stranieri. La rivoluzione nel mondo sportivo giovanile è stata introdotta dalla legge 12 del 20 gennaio 2016. Cosa cambia, dunque? La nuova disciplina prevede la possibilità per i minori di 18 anni stranieri, ma residenti nelle Marche almeno dal compimento del decimo anno di età, di poter essere tesserati alle società sportive appartenenti alle federazioni con le stesse procedure previste per i minorenni marchigiani. Lo stesso vale per il tesseramento alle discipline associate o alle associazioni ed enti di promozione sportiva. Non solo, la recente normativa stabilisce anche che, per i ragazzi che abbiamo avviato le pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana, il tesseramento resti valido anche dopo il compimento dei 18 anni.
“È un cambiamento epocale e molto importante nel mondo sportivo giovanile”, commenta Germano Peschini, presidente del Coni Marche. “Equiparare le modalità di iscrizione alle società e associazioni sportive dei ragazzi stranieri che vivono sul nostro territorio a quelle dei ragazzi italiani è una scelta che facilita la diffusione dello sport tra le nuove generazioni, che è uno degli obiettivi primari del Coni. Non solo, l’azione del legislatore ha anche un altro pregio: favorire attraverso lo sport l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti nelle Marche. Un esempio di come lo sport sia uno strumento fondamentale con cui abbattere le barriere e ogni forma di discriminazione”.
Per il presidente Peschini, inoltre, la nuova legge: “farà da acceleratore per lo sviluppo di alcune discipline sportive finora poco praticate dai piccoli atleti italiani e, invece, molto diffuse tra chi ha origini diverse, penso ad esempio al cricket o al polo. Il che avrà effetti positivi, ampliando ancora l’offerta sportiva della regione”.