CALCIO FEMMINILE - “Il calcio non è proprio uno sport da femmine, ma praticamente da sempre ho giocato a pallone con i miei amici maschi e quindi con il tempo mi è venuto naturale voler frequentare una scuola calcio”. Parole e musica di Melissa Bellucci, giovane calciatrice nativa di Pedaso recentemente convocata in Nazionale Under 16, per uno stage che si è svolto nel Centro di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa a Roma.
La quattordicenne pedasina ha poi sottolineato come sia stato determinante il particolare che la sua passione sia stata continuamente sostenuta dai suoi genitori: “Mi hanno sempre accompagnato ad allenamenti e partite”.
Una stagione da incorniciare, quella di Melissa. L’unico neo è rappresentato dal…regolamento. Infatti, la centrocampista attualmente milita nella formazione Giovanissimi Provinciali del Pedaso. E questo sarà per l’ultimo anno, perché dalla prossima stagione non potrà più partecipare a campionati maschili. “Mi piacerebbe molto continuare a giocare anche in futuro, ma è ancora presto per dirlo. Per adesso credo sia importante concentrarmi sulla scuola che, essendo un Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo, mi permette di tenermi comunque in allenamento. E non è poco…”.
Le premesse per continuare a credere in una carriera calcistica di livello ci sarebbero tutte. Si tenga presente che, sebbene di età inferiore di un anno rispetto a tante delle colleghe come lei convocate, sotto gli occhi di Mister Antonio Cabrini, coordinatore di tutte le selezioni femminili giovanili oltre che C.T. della Nazionale Maggiore, in maglia azzurra la Bellucci ha sciorinato un’ottima prestazione.
Si definisce una che in campo ce la mette tutta, sempre e comunque, e che incita le compagne a fare altrettanto ed a non mollare mai, altruista nel gioco di squadra e attenta ai preziosi consigli degli allenatori e di chi, nel dorato mondo del calcio, ne sa più di lei. Per il babbo juventino, la figlia ricorda il Pirlo dei primi tempi. Ovviamente prematuro porre ogni tipo di paragone, l’umiltà di Melissa lascerebbe presagire, in ogni caso, un roseo futuro. Ed allora: ad majora, Melissa!
Uberto Frenquellucci