Gianluigi Quinzi, tra il presente e il futuro… c’è la rete. Le parole di Nick Bollettieri

TENNIS - Dunque, dove eravamo rimasti? Ah, già: al trionfo di Wimbledon Junior. Ma da allora, come si è sviluppato il percorso del talentuoso mancino tennista sangiorgese, classe 1996 e numero 328 ATP, Gianluigi Quinzi? Sta evolvendo, così come prevede il programma stilato per lui dai suoi coach.

Il suo guru Nick Bollettieri, in ogni caso, non gli risparmia qualche appunto. A lui e all’intero mondo del tennis italiano: “Quinzi è fortissimo dal fondo - ha dichiarato ultimamente - è mancino ma ha paura di andare a rete: se imparerà diventerà davvero forte, ma va incoraggiato. Lo stesso è accaduto qualche anno fa con Tommy Haas, che ha imparato. Forse i giocatori italiani dovrebbero pensare che vicino alla rete ci sono delle ragazze molto carine… Il compito dei maestri della Federazione è far capire ai giocatori che devono lottare sempre. Schiavone ed Errani si che sono delle ‘fighters’. Gli uomini hanno un talento incredibile, ma manca loro un po’ di cuore. Ed il talento da solo non basta. Nello sport come nella vita le scuse non pagano. L’atteggiamento positivo è quello che fa in modo che l’impossibile diventi realtà”.

In ogni caso, il ragazzo si sta allenando duramente e miglioramenti sono sotto agli occhi di tutti. Lui stesso, si riconosce in un percorso studiato su misura: “Diciamo che sono migliorato in generale - riconosce Quinzi - Adesso però mi sono concentrato maggiormente sulla preparazione fisica e atletica, dove sono migliorato veramente tanto. Un altro colpo su cui mi sto concentrando durante gli allenamenti e che sto migliorando ulteriormente è il servizio. Il mio obbiettivo stagionale? Non mi pongo assolutamente alcun limite, punto solamente a giocare bene e sono sicuro che i risultati e le soddisfazioni arriveranno da soli”.

Parole chiare, quelle di Quinzi. Sul quale vengono riposti i sogni di gloria dell’intero movimento tennistico italiano, da troppi anni in attesa di quel ricambio generazionale che tarda ad arrivare. Oggi i suoi coach sono l’argentino Mariano Monachesi e il britannico Matthias O’Neill, che lo segue nei tornei. “La fiducia e, quindi, la parte mentale - conclude Quinzi, che ha preso parte alle Pre Qualificazioni degli ultimi Internazionali d’Italia di Roma - sono fondamentali nel mio tennis e migliorando tecnicamente e fisicamente posso crescere tanto. Ho capito che posso tenere il ritmo dei tennisti Top-100, riuscendo a giocarmi lo scambio con tutti”.

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