FERMANO - I progetti SAI Era Domani e Nuovi Inizi hanno voluto festeggiare la fine del mese di Ramadan con i tanti musulmani e musulmane accolti. Dopo un momento istituzionale che ha visto il saluto del Sindaco Paolo Calcinaro e dell'Imam Mohammed El Fanni, è iniziata la festa al Centro Sociale di Villa Vitali.
“In ogni casa tutti si sono attivati in un clima di festa - hanno spiegato gli operatori - per preparare injera, chapati, riso Biryani, dolci e prelibatezze dai quattro angoli del mondo: Pakistan, Bangladesh, Etiopia, Somalia, Afghanistan. La festa è stata possibile grazie all'Amministrazione comunale e al Centro Sociale di Villa Vitali. Ma, soprattutto, abbiamo vissuto fino in fondo lo spirito della festa che è l'incontro con tutte le persone significative per noi operatori e per le persone accolte nei nostri progetti, ossia le volontarie del Servizio Civile, le volontarie esterne come Pina e Angela, poi Raffaela dell'Ambito Sociale XIX, le famiglie coinvolte nei progetti di accoglienza post Sprar, proprietari delle case in cui gli ospiti hanno cucinato e vivono quotidianamente, o nostri insegnanti di italiano Seconda Lingua”.
Ad introdurre l'iniziativa Alessandro Fulimeni, coordinatore dei progetti SAI, che ha salutato e ringraziato tutti i partecipanti. “Per noi avere qui il SAI dall'agosto 2015 è un qualcosa di importante per la nostra comunità e fa sentire Fermo parte del mondo - ha commentato il sindaco Calcinaro -. Questo è uno strumento importante, che si adegua alle difficoltà che si manifestano nel nostro pianeta. Mi piace evidenziare anche la grande collaborazione con la comunità musulmana, ricordando tra le tante cose la porzione di cimitero che abbiamo dedicato alla sepolture musulmane di chi vive e nasce qui”.
L'Imam El Fanni, invece, ha richiamato tutti alla vicinanza, alla fraternità tra popoli e culture diverse. “Le persone che sono accolte in questo Paese sono riconoscenti di vivere in un progetto ed in una città che li supporta - ha affermato -, danno il loro contributo per la crescita di tutta la comunità”.