Costa d’a…mare? Al via la stagione balneare: cosa funziona e cosa non va nel nostro territorio

UN MARE D'AMORE. SOGNO DI POCHI METRI PER GRANDI E PICCOLI, TRA LA SCHIUMA DELLE ONDE E I MARCIAPIEDI...

di Daniele Maiani


E’ un gioco che piace a me, adulto dai capelli
e dalla barba bianca ormai da tempo, e che ho sempre fatto con mio figlio fin da piccolino, facendolo sempre divertire: è quello di personalizzare, antropomorfizzandoli, gli elementi della natura e dell’universo che ci circondano. E così, tra animali parlanti, montagne viventi, luna e sole osservatori bonari e gentili della nostra vita, non poteva mancare il Mare. Ma non il mare in senso generale, il mare della nostra costa, quello per intenderci che bagna Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Civitanova, Pedaso, quello che chi arriva dall’interno vede affacciarsi e scomparire di continuo dietro le colline, quasi giocasse a nascondino come un bambino. Il mare che dico io è un mare “nonno”, giocherellone, che da sempre assiste paziente alla vita degli uomini, li nutre, in certi casi li fa ricchi, salvo quando ha il sopravvento l’altra sua natura selvaggia e li rende infelici, prendendo vite. E sul limite, che divide la vita del mare e degli uomini, la spiaggia ferve tutta di una vita bellissima e diversa dalla vita “normale” di tutti gli individui.

Su quella striscia di sabbia più scura, che la risacca bagna, c’è il paradiso estivo dei bambini, che giocano, scavano, costruiscono architetture fiabesche e si rinfrescano bagnandosi; c’è il pane e, se va bene, anche il companatico degli adulti che si adoperano per rendere felici e piacevoli le vacanze delle famiglie, insomma un vero e proprio microcosmo ricco di vita, di aspettative e di poesia: uno di quei rarissimi casi, oramai, dove affari e poesia ancora possono andare a braccetto.

Mi piace pensare che il mare apprezzi questo aspetto degli uomini, e a modo suo lo benedica, complici in questo il sole e la luna e la Signora Estate, e che apprezzi da un punto di vista estetico il colore sgargiante degli ombrelloni degli stabilimenti, il chiasso dei bambini che giocano e l’odore delle fritture di pesce che all’ora di pranzo emana dalle cucine dei ristorantini degli chalet. Questa idea di quadro, bello a vedersi, è quello che io percepisco, nonostante tutto quello che da allora è cambiato. Mi porto dentro il cuore e negli occhi una sorta di continuità con il quadro che vedevo da bambino, durante le mie vacanze a Fano: pochi ombrelloni, un’idea di natura selvaggia e indomata, legni levigati dalle onde, l’odore forte del mare.

Lo so che quello che il cuore evoca e suggerisce agli occhi, oggi non corrisponde più a quella lontana realtà. Eppure, questi due quadri continuano ad essere vicini e coerenti nel segno di una continuità di stile: il mare, scogliere o non scogliere, mareggiate voraci o no, distese di ombrelloni colorati a ombreggiare la spiaggia, è però sempre lui, ha mantenuto il suo colore, il suo eterno moto che viene da lontananze inimmaginabili, il suo fascino: tutto è cambiato, tutto è diventato più ordinato e funzionale, ma solo perché lui lo permette, con infinita pazienza. E si sforza di essere bonario con l’uomo che si industria, talora esagerando, a rendere più piacevole il contatto con lui: in quella zona franca, in quella sottile striscia di sabbia scura dove la fiaba regna ancora, dove i bambini giocano e lui li carezza con le sue onde leggere. E allora, quando continuiamo a vedere con gli occhi del cuore, il nostro non può che apparirci un mondo meraviglioso, il migliore dei mondi possibili.


SE I SOLDI NON FANNO L'ESTATE. AL VIA LA STAGIONE BALNEARE A CIVITANOVA, TRA VECCHIE POLEMICHE E NUOVE OPPORTUNITA'

di Simone Accattoli


La scrittrice ebrea ucraina Irène Némirovsky
sosteneva che non si potesse essere infelici,
quando si hanno l'odore del mare, la sabbia sotto le dita, l'aria, il vento che accarezza la costa. Nonostante tutto ciò non manchi certo lungo le spiagge di Civitanova, la stagione turistica balneare sembra portare con sé, assieme alla brezza marina che mitiga la calura estiva, la solita dose d'inquietudini e malumori, acuite dalla fase economica da tempo tutt'altro che facile. Il riferimento è in particolare a chi di turismo vive, vedi gli operatori balneari, da sempre giustamente in prima linea sul tema.

“Gli addetti ai lavori – afferma Alfredo Mandolesi, proprietario dello stabilimento Marebello – ce la mettono tutta per rendere Civitanova appetibile turisticamente, ma non ce la possiamo fare da soli. Da parte nostra, cerchiamo di venire incontro alla gente offrendo servizi migliori e prezzi competitivi. Ma, purtroppo, l'Amministrazione non c'è: non organizza eventi all'altezza (sono anni ormai che a Civitanova non viene un cantante di grido) e poi non ascolta i nostri problemi per cercare di risolverli insieme”.

Lo stesso Mandolesi entra, quindi, nello specifico di questioni che lo toccano da vicino: “Prendiamo il tema della legalità, ad esempio. Qui, sul lungomare sud, ha appena riaperto lo Shada e dovremmo essere noi esercenti balneari a beneficiare del giro di giovani che si crea davanti alla discoteca. Peccato che puntualmente arrivino lì furgoncini con panini e bevande, forse neanche autorizzati, a dispetto di un'ordinanza comunale che lo vieterebbe. E la legalità va di pari passo con la sicurezza. Non ci sono abbastanza vigili notturni e ciò crea situazioni di disagio. La lotta alla vendita abusiva, la gestione e il controllo dei parcheggi sono aspetti che toccano l'appetibilità di una città. Non sono i centri commerciali la soluzione e, di questo passo, prevedo che il turismo a Civitanova continuerà ad essere solo pendolare, perciò limitato e sempre legato alle condizioni del tempo. Il sindaco, come si dice qui, ' te dice de scì e te paga da be' '”.

E proprio dalle parole del sindaco, Tommaso Claudio Corvatta, arriva la risposta dell'istituzione: “Puntiamo ad incrementare l'immagine di Civitanova come città viva e capace di offrire un livello culturale più elevato che in passato. Non posso anticipare molto, ma vorrei citare solo il Futura Festival e il Rive Festival, che porterà Goran Bregovic ad esibirsi l'11 luglio, senza dimenticare 'Civitanova Danza'. Nonostante la crisi, l'obiettivo è di mettere tutto a sistema: palasport, strutture turistiche e di tipo più culturale (a proposito, aprirà il polo museale a Civitanova Alta)”.

“A chi ci accusa di privilegiare il centro commerciale – prosegue Corvatta, rispondendo alle questioni sollevate – devo precisare che il progetto risale al 2004 e noi abbiamo solo evitato un disastro finanziario; inoltre, non facciamo iniziative con il centro commerciale. Al contrario, abbiamo collaborato con gli operatori balneari per tante iniziative. Sull'ordine pubblico siamo d'accordo, ma sappiamo che la questione riguarda le forze dell'ordine, tra cui solo la Polizia Municipale dipende dal Comune e, al suo interno, stiamo procedendo a una riorganizzazione. Insomma, la soluzione è in corso d'opera, ma i soggetti in ballo sono diversi”.

Le urgenze, dunque, per il primo cittadino sono altre: “La mancanza maggiore, a mio avviso, riguarda la non ultimazione dei lavori sul lungomare nord, per cui dobbiamo ancora reperire fondi. Al momento, puntiamo molto sul servizio gratuito di bus navetta, fondamentale per l'area. Ecco, i due problemi si riassumono nella carenza di personale (per cui, come detto, stiamo procedendo, dove possibile, ad un riassetto) e nella mancanza di soldi. In tempo di crisi, ogni cosa diventa un miracolo e noi facciamo il possibile con le risorse a disposizione”.

Ad ogni modo, denari o non denari, per dirla con la Bandabardò, “l'estate, paziente, arriva lo stesso”.



L'ESTATE CHE VERRA'. PORTO SANT'ELPIDIO: CULTURA E SPORT GLI ASSI NELLA MANICA DELLA PROSSIMA STAGIONE

di Silvia Ilari

Porto Sant'Elpidio è la seconda porta d'ingresso dell'Expo nelle Marche. Oltre all'aeroporto di Falconara, è questa città costiera del Fermano a fare gli onori di casa in regione. Attraverso il Diamond Center, strategicamente situato nei pressi dell'uscita casello autostradale, le Marche si mostrano alle delegazioni estere e ai turisti italiani e stranieri provenienti da Milano. Protagonista principale, oltre alla multimedialità che lo caratterizza, è la moda con i prodotti delle aziende nostrane in mostra al primo piano. Non a caso lo slogan sottolinea l'essere “a due passi dal mare”, mare che per l'ottavo anno consecutivo si fregia della Bandiera Blu e su cui si fonda la maggior parte dell'economia del turismo cittadino.

Al fenomeno dell'erosione che interessa le spiagge, negli anni si è tentato di porre rimedio con diversi interventi, dalle scogliere soffuse, ai ripascimenti, ai sacchi di sabbia. In rete non mancano le polemiche, come quelle del blog “Post It Pse” dove, lo scorso dicembre, si scriveva di “un lungomare realizzato troppo vicino al mare perché non è stata risolta la questione Fim (…) ferita aperta”. Alcuni sono disturbati dalla visione di questo scheletro architettonico, mentre altri la vedono diversamente, come coloro che da qualche anno affollano la festa di Halloween organizzata nell'area antistante.

“L'ex Fim – spiega il vicesindaco Annalinda Pasquali – è stata definita dalla Soprintendenza dei beni architettonici delle Marche un'archeologia industriale” dice. “A sud della ex Fim (la stessa è di proprietà privata n.d.r.) – continua – vi è uno spazio che è divenuto pubblico, passato dal demanio al Comune che ne ha fatto richiesta, dove nascerà uno dei più grandi 'parchi al mare' della regione. Quel luogo sarà oggetto di riqualificazione”. Tornando alle spiagge, il 24 e 25 luglio si rinnova un evento ormai consolidato dell'estate elpidiense: l' “International beach soccer tour”.

Volti noti del pallone nostrano si sfidano in un torneo di calcetto in spiaggia, che richiama curiosi e appassionati. Sport e cultura sono gli ingredienti principali che compongono l'estate 2015 di Porto Sant'Elpidio. In ambito culturale, è vicina la chiusura della prima edizione di “Parole & Nuvole”, con l'intervento di Barbara Alberti al “Diamante” e della scrittrice Lucia Tancredi a Villa Baruchello, sempre alle 21.15. Il Festival, si è detto, vuole dare luce al meglio della contemporaneità letteraria. Prima di aprire i libri, dall'11 al 19 luglio si va a teatro con “I Teatri del Mondo” il più longevo festival italiano dedicato al teatro per ragazzi, forte di una stima di affluenza che si aggira sulle 25mila presenze annue. Con i suoi cinquanta spettacoli, nove laboratori, mostre, incontri, co-produzioni e convegni, la manifestazione che si svolge in diversi punti della città unisce i teatranti di tutto il mondo, sotto il comune denominatore dell'impegno in favore dei diritti dei minori e della pace tra i popoli.



VECCHI PROBLEMI, NUOVE SOLUZIONI. PORTO SAN GIORGIO SI PREPARA ALL' "INVASIONE" DEI VACANZIERI

di Francesca Pasquali


Come ogni anno, con il primo sole estivo,
sulle spiagge fanno la loro comparsa distese di
costumi colorati. Anche se è ancora presto per parlare di stagione turistica, le località della costa si preparano all' “invasione” dei vacanzieri. A Porto San Giorgio il sindaco Nicola Loira è ottimista. “Ci stiamo dando da fare – dice – sul piano tecnico-infrastrutturale con la 'rifilatura' delle spiagge erose, la manutenzione del verde pubblico e delle strade e la sistemazione dei giardini comunali. Tra qualche giorno, inoltre, sarà inaugurata la nuova piazza ex Grand Hotel. Sul fronte accoglienza, oltre agli eventi già 'rodati', come Pro Loco in Festa, Vongolopolis, Notte Rosa, Notte Bianca dei Bambini e Pop Sea Pop, che saranno riproposti, ne proporremo di nuovi. Questa amministrazione si è distinta per aver creato da zero diversi eventi di successo e quest'anno non sarà da meno. Inoltre, stiamo puntando molto sulle manifestazioni sportive che sono un ottimo volano per il turismo”.

Passiamo alle criticità. Prima ha fatto riferimento al problema dell'erosione. “La situazione è sotto controllo e non desta particolari preoccupazioni. Il problema riguarda solo un piccolo tratto della nostra costa; gli esercenti coinvolti sono giustamente preoccupati e, come amministrazione, stiamo facendo di tutto per assecondarli: abbiamo proposto un piano di ristrutturazione delle scogliere e stiamo cercando di intervenire con la sabbia. Il problema c'è, ma non è paragonabile a quello di altre realtà locali. Un problema 'nostro' è quello dell'insabbiamento del porto, che investe sia i comportati produttivi della pesca che, in questo periodo, le imbarcazioni turistiche. A breve partiranno i lavori che dureranno pochi giorni: la sabbia sarà tolta, caratterizzata e a fine stagione sarà utilizzata per il ripascimento della spiaggia”.

Un tema scottante, che d'estate diventa incandescente, è quello della sicurezza. “La situazione è percepita in modo emergenziale rispetto alla realtà dei dati. E' vero che, se da un lato sono diminuiti i furti in appartamento, ad essere aumentati sono quelli nelle auto sul lungomare. Ma il problema si risolverà a breve, visto che la sera il lungomare comincerà a popolarsi. E' indubbio che d'estate, sulla costa, il problema sicurezza si fa sentire in modo più significativo che altrove. Per questo, stiamo reagendo e operando su un doppio binario: con gli strumenti ordinari del controllo del territorio, della repressione e della prevenzione da parte delle forze dell'ordine, e con l'informazione rivolta ai cittadini, per renderli più consapevoli e partecipi della questione. Spesso, infatti, alle forze dell'ordine manca proprio il supporto dei cittadini che preferiscono sfogarsi sui social network piuttosto che denunciare i reati. La collaborazione tra le forze dell'ordine, che quest'anno sarà intensificata, ha portato risultati significativi anche per quanto riguarda il commercio abusivo: un fenomeno che tentiamo di arginare con grande difficoltà perché la legge italiana e gli strumenti che abbiamo a disposizione rendono molto difficili le azioni di contrasto”.

Raccolta differenziata e parcheggi: a che punto siamo? “Le alte percentuali di raccolta differenziata raggiunte in città sono per noi motivo di vanto e di orgoglio. Il merito è della collaborazione dei cittadini e del sistema che abbiamo messo in piedi. E' indubbio che d'estate, con la popolazione che aumenta in modo esponenziale, il problema dei rifiuti si acuisce. Si tratta di un problema che riguarda soprattutto i turisti che non sono informati su come differenziare i rifiuti. A questo scopo sarà fatta un'informazione capillare rivolta proprio a loro. Per quanto riguarda i parcheggi, l'ho sempre considerato un falso problema perché si riscontra in pochissime giornate dell'anno. A Porto San Giorgio cittadini e turisti sono abituati a parcheggiare in modo diverso rispetto ad altre località turistiche, e cioè davanti al luogo dove devono andare. Lo dimostrano i parcheggi scarsamente utilizzati, come quello dell'ospedale. Col rifacimento della piazza ex Grand Hotel verranno a mancare i parcheggi che prima insistevano su quell'area; cercheremo di ovviare a questa mancanza segnalando a turisti e cittadini aree di parcheggio scarsamente utilizzate”.



SCOPRIRE LA VALDASO, PARTENDO DALLA COSTA. LA SITUAZIONE NEI COMUNI DI PEDASO E ALTIDONA

di Andrea Braconi


PEDASO

Potenziamento dei servizi, offerta turistica diversificata, rapporto diretto tra Amministrazione pubblica e strutture ricettive, riscoperta dell’intera Valdaso: è quanto emerge dalle riflessioni di Barbara Toce e Giuliana Porrà, rispettivamente primo cittadino di Pedaso e vice sindaco di Altidona. PEDASO Sindaco Toce, un Comune - il vostro - che negli ultimi anni sul versante turistico ha avuto un approccio diverso, più concreto. “Sicuramente, anche se purtroppo quest’anno le tempistiche sono state dettate dalle elezioni regionali, che hanno procrastinato tutta una serie di atti legati ai due piccoli ripascimenti; atti che, essendo pervenuti in ritardo, non ci hanno permesso di far partire prima i lavori. Da parte nostra, però, avevamo già iniziato a sistemare quello che potevamo fare. Va detto che per mesi abbiamo sollecitato la Regione, ma finché non sono state stabilite le somme…”.

Nel frattempo, qualcosa si è mosso comunque. “Siamo già partiti con l’evento che ci ha caratterizzato principalmente come Comuni di Pedaso, Altidona e Campofilone, ma anche come Unione Comuni Valdaso: un appuntamento amatoriale di ciclismo e podismo che ha visto un’affluenza notevole di atleti e familiari, con tutte le strutture ricettive piene e con ricadute anche sulle altre attività economiche. Diciamo che la stagione è iniziata molto bene e che stiamo proseguendo, coerentemente, nell’organizzazione di tutta una serie di eventi che ci porteranno dentro la stagione vera e propria".

Il volto della città è cambiato molto. Penso al lungomare, ai luoghi dove praticare sport, alla pista ciclabile. “Sì, siamo cambiati tanto, cercando di migliorarci anche in questo. Cito un solo esempio: le Ferrovie quest’anno hanno fatto un intervento nella zona sud che ci consentirà dal prossimo anno - perchè prima c’è la necessità di un assestamento importante - il proseguimento della passeggiata in una zona soggetta ad erosione costante”.

Parlavamo degli eventi: qualcosa di particolare in programma? “Stiamo cercando di migliorare anche in questo, seppur in presenza di minori risorse. Continuiamo a lavorare cercando di dare un’offerta turistica sempre maggiore e con una sinergia crescente con le società sportive, ad esempio il circolo nautico e il gruppo del kayak che offriranno ai turisti una serie più ampia di eventi. Quest’anno ci vorremmo anche caratterizzare per un’offerta ai bambini, visto che abbiamo la presenza di molte famiglie: infatti, stiamo lavorando per un weekend interamente dedicato a loro”.

Ed il rapporto con le strutture ricettive? “La manifestazione sportiva di cui parlavo prima ha dato possibilità di lavoro a strutture che, forse, in questo periodo non avrebbero potuto registrare simili presenze. Con quelle stesse strutture, che nel nostro territorio non sono così numerose, cerchiamo comunque di lavorare sempre in rete per provare a dare un’offerta di qualità rispetto ad altre realtà. La vicinanza è costante e qualsiasi manifestazione organizziamo partiamo sempre dal presupposto di un pieno coinvolgimento”.


ALTIDONA

Vice sindaco Porrà, come vi presentate ai nastri di partenza della stagione estiva? “Siamo pronti con la programmazione estiva, che raccoglie le indicazioni di tutte le associazioni, a partire dalla Pro Loco, ed usciremo con un calendario unico”.

Negli ultima anni la zona di Marina di Altidona è cresciuta, anche in termini di attrattività. “Lo scorso anno abbiamo organizzato un evento con artisti di strada e abbiamo intenzione di riproporlo, sempre in collegamento con i nostri campeggi che, oltre ad essere belli, sono anche molto frequentati da persone che hanno veramente voglia di conoscere questo nostro territorio. Ecco perché abbiamo predisposto un bus navetta che facilitare gli spostamenti: si è trattato di un esperimento riuscito, che ripeteremo sicuramente. Altra idea è quella di un tour che riguardi tutta la Valdaso, alla scoperta dei borghi medievali, per il quale stiamo lavorando pensando di prendere gli estremi della stagione, giugno e settembre, dove il turista è anche più esigente nelle proprie scelte”.

Immagino che anche per voi il contatto con agriturismi e b&b sia costante. “Durante l’ultima esperienza enogastronomica - La cucina a regola d’arte - abbiamo chiesto a varie strutture, in particolare agrituristiche, di supportarci preparando, ad esempio, sughi diversi per la polenta preparata in quell’occasione, facendo sì che fossero loro stessi i protagonisti dell’evento. E ovviamente puntiamo sui campeggi: grazie a loro d’estate la popolazione si triplica, con ricadute nelle singole attività commerciali”.

Altidona vuol dire anche Fototeca provinciale, un gioiello che deve poter diventare, concretamente, patrimonio di tutti i Comuni. “Con la trasformazione della Provincia dobbiamo capire come proseguire nella gestione della struttura. Con l’associazione Altidona Belvedere stiamo già ragionando ma, sicuramente, punteremo a valorizzarla di più in un’ottica futura”.

In conclusione, provo a tradurre il pensiero dell’Amministrazione: consapevoli della vicinanza di colossi come San Benedetto, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio e Civitanova, si punta su un altro turismo, quello che ti porta anche alla scoperta dell’intero territorio. “Si, riscoperta non solo di Altidona ma dell’intera Valdaso attraverso progetti e iniziative specifiche. Noi ci crediamo molto, soprattutto per quanto riguarda il turismo straniero”.

Ultima modifica il Venerdì, 26 Giugno 2015 10:38

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