Ripartono le imprese, ma il Fermano fatica ancora. Boom di spa e srl

MARCHE - Ripartono le imprese marchigiane, e sono sempre di più quelle strutturate, le società per azioni o a responsabilità limitata. “Per il secondo trimestre consecutivo - conferma il presidente di Unioncamere Marche Graziano Di Battista - le imprese in attività nella nostra regione sono aumentate. Tra luglio e settembre sono state 1.965 quelle che si sono iscritte nei registri delle Camere di Commercio, mentre in 1.490 hanno cessato l’attività, con un saldo positivo di 475 aziende e la creazione di 1.500 nuovi posti di lavoro.

"Purtroppo - continua Di Battista - l'artigianato continua a subire gli effetti della crisi e per il terzo trimestre consecutivo vede ridursi il numero delle imprese. Nel terzo trimestre del 2015, di fronte a 599 nuovi artigiani che si sono messi sul mercato, in 672 hanno gettato la spugna, con la perdita di 73 aziende".

"Sono proprio i più piccoli - precisa il presidente di Unioncamere Marche - che faticano a intercettare l’aria di ripresa che comincia a soffiare sul nostro sistema produttivo. E proprio alle piccole e micro imprese delle Marche serve una politica industriale che le aiuti a rilanciare gli investimenti di processo e di prodotto per ritrovare competitività sui mercati”.

Secondo il Centro Studi Unioncamere Marche, che ha elaborato i dati Movimprese, alla fine di settembre le imprese sono tornate sopra quota 174 mila (174.093), mentre le imprese artigiane sono scese a 47.304, toccando il punto più basso dal 2011.

“Un dato incoraggiante - dice Di Battista - per le prospettive del sistema produttivo marchigiano, è dato dalla crescita sempre più consistente delle società di capitale. Si tratta soprattutto di imprese strutturate e innovative guidate da giovani. Fra luglio e settembre ne sono nate 484 contro 148 cessazioni, per un saldo positivo di 336 aziende, che ha portato il numero complessivo di spa e srl a 37.883. Più modesta la crescita delle imprese individuali (+130) e di consorzi e cooperative (+35), mentre sono diminuite le società di persone (-26).”

A trainare la crescita delle imprese marchigiane nel terzo trimestre dell’anno sono stati i servizi di alloggio e ristorazione (+101) e il commercio (+93), grazie ad una stagione turistica molto positiva per la nostra regione. In aumento anche i servizi alla persona (+55) e alle imprese (+45), così come le attività immobiliari (+50), finanziarie (-34) e professionali (+16). Non sembra invece ancora finire il momento difficile dell’edilizia che vede sparire altre 54 imprese, mentre anche in agricoltura torna a ridursi il numero delle imprese.

Pressoché stabile il comparto manifatturiero (-4), con il risultato migliore per l’abbigliamento (+10) e il peggiore per i prodotti metalliferi (-14). Andando sul territorio, a crescere di più sono le imprese della provincia di Pesaro Urbino (+124), di Ancona (+122) e di Macerata (+112). Più modesta la crescita a Fermo (+62) e ad Ascoli Piceno (+55).

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