CNA Terr.le Fermo: Green pass, persistono forti criticità per artigiani e piccole imprese. Webinar informativo in vista del 15 ottobre

Massimiliano Felicioni

FERMANO - Il DL n. 127 del 22 settembre stabilisce l’obbligo di green pass, con modalità operative e di verifica specifiche, sia per i lavoratori del settore pubblico che per quelli del settore privato. Cosa prevede la norma? A chi si applica e a chi no? Cosa deve fare il datore di lavoro? Come si svolgono le verifiche e chi le effettua? Che succede se il lavoratore non ha il green pass? Quali le sanzioni?

Venerdì 15 ottobre il DL entrerà in vigore e le imprese dovranno farsi trovare preparate: “Per informare associati e non sulla corretta applicazione della norma – annuncia il Direttore Alessandro Migliore - le CNA di Fermo e Macerata organizzano il webinar “Green Pass obbligatorio per i lavoratori: tutto quello che c’è da sapere”, in programma per domani, 12 ottobre, alle 17 in diretta su Zoom e sul Canale 14 Marche. Relatori del seminario saranno Morena Guardiani, Responsabile Legislazione e Lavoro CNA Macerata, e Massimiliano Felicioni, Responsabile Dipartimento Ambiente e Sicurezza CNA.

Tuttavia ci sono degli aspetti che in questo momento stanno creando problemi agli imprenditori: “Siamo favorevoli all’estensione del green pass nei luoghi di lavoro – precisa Migliore - ma il decreto presenta criticità in fase di applicazione per tantissime attività economiche, esponendo le imprese al rischio di sanzioni ingiustificate. La normativa è incerta e confusa riguardo la sua applicazione, le modalità e le responsabilità dei controlli in capo al datore di lavoro. Ci vuole un intervento urgente per semplificare e rendere chiara la normativa: per artigiani e piccole imprese l’interpretazione e l’applicazione delle regole del decreto appaiono complesse o talvolta assolutamente impossibili”.

Non solo, aggiunge Felicioni, Responsabile Dipartimento Ambiente e Sicurezza: “E’ indispensabile una sospensione temporanea di alcuni vincoli della privacy, per consentire al datore di lavoro di acquisire e conservare le informazioni sulla durata del green pass del proprio collaboratore, assicurando così controlli efficaci. Anche se il decreto lascia all’impresa la facoltà di definire le modalità dei controlli sui propri dipendenti – fa notare Felicioni - per moltissime attività questo risulta impossibile. Ad esempio nel trasporto merci e persone, costruzioni, installazione impianti il controllo quotidiano sul possesso del Green Pass non è realistico. Non da ultimo, le procedure previste dal DL e quelle interne degli organi ispettivi spesso sono differenti e questo determina il rischio di trovarsi in errore comunque”.

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