Passato e futuro di Abbanda, la prima “marching band” delle Marche

FERMANO - La “Mazzumaja” di Comunanza, “Festa dei folli” di Corinaldo, “Mexico & nuvole” a Belforte del Chienti, il “Ferrara Buskers Festival” fino al “Porco Festival” di Rotella: sono solo alcune delle manifestazioni che hanno ospitato Abbanda dal momento della sua formazione in poi. “Il progetto Abbanda nasce nel 2012”, spiega Paolo Luzi, presidente della stessa. “Era da un po' che avevo quest'idea in testa, finché alla festa della Pro Loco di Porto San Giorgio di quell'anno, ho ascoltato la P-Funking Band di Perugia, in quel momento ho avuto la spinta. Inizialmente avevo pensato a una sola band di percussionisti, poi è stata aperta ai fiati. Ho chiamato un mio amico del conservatorio e tramite la rete delle conoscenze si è formata la band”.

Avete tutti un trascorso all'interno di corpi bandistici? “Buona parte di noi sì, circa il 98%”, afferma Luzi che in Abbanda suona il rullante. “La maggior parte proviene da realtà bandistiche, altri sono diplomati al conservatorio”, conferma Luca Fiorelli, trombettista e presidente del Corpo bandistico di Monte San Pietrangeli “Bruno Cecchini”.

Che cosa possiede Abbanda di diverso rispetto a una banda tradizionale? L.F.: “Una banda 'classica' propone musica marciabile ma spesso si tratta di musica sinfonica o brani da 'concerto', è più incline all'esibizione 'sul posto' o con una marcia semplice, come può essere quella delle processioni. Abbanda lavora su un ritmo funky, si tratta di un tipo di musica un pochino più energica, così come i passi che creano una sorta di 'scenografia' tra le vie del paese e nelle piazze. Ci esibiamo sia sui palchi che in forma itinerante, per l'appunto. Siamo classificati come artisti di strada”.

Proprio in un festival dedicato agli artisti di strada vi esibite ogni anno. P.L: “Sì, al Veregra Street Festival di Montegranaro, siamo la band ufficiale della manifestazione”.

Qual è il prossimo appuntamento a cui sarete presenti? L.F: “Il prossimo impegno è il Clown & Clown Festival a ottobre, anche se ci sono altre partecipazioni in via di conferma”.

Quanti sono i musicisti di Abbanda? P.L: “Siamo in 15 ora, con un'età media che si attesta sui 33-34 anni”.

Tutti della provincia di Fermo? P.L. “No, c'è anche chi proviene dal Maceratese, da Montecassiano. Dal territorio fermano ci sono musicisti di Capodarco, come me, di Porto Sant'Elpidio, di Fermo”.

Come riuscite a conciliare altri impegni musicali con Abbanda? L.F: “In realtà, le bande comunali non fanno molte uscite. Spalmate nell'arco dell'anno saranno cinque o sei e per ciò che riguarda Abbanda le manifestazioni sono più concentrate nel periodo primaverile ed estivo, molto meno nei mesi autunnali e invernali”.


Silvia Ilari

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