Number 23, Federico Buffa racconta il mito Michael Jordan. Appuntamento da non perdere a Porto Sant'Elpidio

PORTO SANT'ELPIDIO - La data da segnare sul calendario è lunedì 7 ottobre. Sul palco del teatro delle Api a Porto Sant'Elpidio la voce inconfondibile di Federico Buffa, accompagnata da Alessandro Nidi al pianoforte, racconterà la vita e gli splendori di Michael Jordan, il mitico numero 23, “l’uomo che ha cambiato il basket”. Lo spettacolo, promosso dall’associazione culturale Progetto Musical, avrà inizio alle ore 21.15, i biglietti (20 euro intero, 12 euro ridotto) possono essere acquistati attraverso il circuito ciaotickets online e nelle rivendite autorizzate. A Porto Sant’Elpidio sarà protagonista della produzione integrale “Number 23”: anteprima assoluta nel Fermano.
“Sarà un onore – dice il sindaco Massimiliano Ciarpella – avere a Porto Sant’Elpidio uno straordinario narratore di storie di sport e non solo dallo stile inconfondibile e dalla capacità unica di incantare il pubblico. Federico Buffa può e sa parlare di tutto, ma di certo il basket resta la sua prima passione e sentirlo raccontare le gesta di Michael Jordan avrà un sapore speciale, in particolare in una città come la nostra, che vanta una gloriosa tradizione cestistica”.
E Jordan non ha certo bisogno di presentazioni, quando si parla di lui si parla di icona dello sport, le sue prodezze sul parquet dal 1984 al 2003 lo hanno reso una stella del basket mondiale. Nel suo personale ritratto, Buffa racconterà anche di quando Jordan arrivò nella Lega: “Riuscì fin da subito a far capire a campioni dello spessore di Magic Johnson e Larry Bird, di che pasta era fatto, nonostante la sua giovane età”. La carriera di Jordan è una cavalcata in cui figurano sei titoli NBA, record individuali e di squadra, una bravura ai limiti dell'umano e una personalità dominante dentro e fuori dal campo, difficile da descrivere attraverso numeri e statistiche. Ci penserà la voce di Buffa a farlo. Tra le chicche ce n’è una davvero particolare: “Al tempo andavo tanto negli Usa, l’ho visto giocare davvero tante volte, più di ogni altro giocatore. Il suo direttore della comunicazione non lo chiamava Michael, ma Gesù. E la sua security lo chiamava Iavè, dio in ebraico. C’è una percezione di lui che va oltre i limiti dell’essere umano. Nel racconto proverò a farvelo capire”.
“Non potevamo davvero sperare di meglio – spiega Elisa Torresi, assessore alla cultura e turismo - per aprire la stagione 2024/25 del Teatro delle Api, di cui a breve andremo a presentare il cartellone completo. Federico Buffa è uno storyteller straordinario, che partendo da uomini ed episodi di sport sa percorrere mille diramazioni, in un racconto originalissimo ed avvincente. Non vediamo l’ora di ascoltarlo sul palco della nostra città”.
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