Musica e parole, per non dimenticare. Il “Battaglione Batà” si presenta

FERMANO - “C’erano qui nel Fermano, tanti anni fa, ragazzi come me e come e te che hanno scelto di combattere per la libertà”. Inizia così l’intervista a Paolo Scipioni, leader del gruppo musicale Battaglione Batà. “Libertà negata dall’occupazione nazifascista – continua Paolo -. Parliamo ovviamente della seconda guerra mondiale. Il dramma ce l’avevamo in casa: l’avanzata dagli alleati da sud, la ritirata dei tedeschi, i soprusi, gli eccidi…” E poi quei ragazzi, provenienti da ogni parte della Valle del Tenna, che si sono uniti, che insieme hanno lottato per tornare liberi. Verso il 20 settembre 1943 una ventina di ufficiali e graduati dell’esercito italiano costituirono il primo nucleo di resistenti nel Fermano, inquadrando elementi del gruppo antiparacadutisti di Amandola. Successivamente giunse ad Amandola il colonnello di stato maggiore Paolo Petroni, che si mise in contatto con varie persone, tra cui il tenente Mario Cassio di Macerata che stabilì i primi collegamenti con il Comitato di Liberazione di Fermo e Macerata, rispettivamente nelle persone di Leone Bernardi e di Mario Fattorini. Il numero degli uomini aumentò di settimana in settimana fino alla costituzione di una formazione che prese il nome di Battaglione Batà, in ricordo del tenente Mario Batà, fucilato dai tedeschi nel campo di Sforzacosta il 20 dicembre 1943. Il gruppo era costituito in gran parte da giovani fermani che avevano lasciato la città per organizzarsi in montagna con le loro operazioni di guerriglia.

Abbiamo deciso di focalizzare l’attenzione sulla Resistenza nel Fermano; nelle nostre canzoni si ricordano quei momenti, quel coraggio, quei morti a cui tutti dobbiamo tanto”. Canzoni folk, dal ritmo incalzante, dalle parole taglienti, che trasmettono l’ansia, il dolore, la speranza di quei terribili giorni. “Cantiamo del comandante polacco Czellnik che, a capo secondo corpo d’armata polacco entrò per primo a Fermo liberata dai tedeschi; di Mario Cifola, staffetta partigiana che col suo sacrificio salvò l’intera comunità di Montottone, di tanti nostri eroi di quel tempo e di tanti uomini e donne, partigiani, contadini, gente comune che rifiutarono la ferocia e la disumanità”.

Come è nato il vostro gruppo? “Alla base c’è la volontà di conservare e tramandare la memoria. Abbiamo studiato la storia locale, andando nei musei, negli archivi, ascoltando le testimonianze dei familiari di partigiani come Umberto Cerretani e Leone Bernardi. Questo ci ha permesso di ricostruire il periodo storico legato alla Resistenza nel nostro territorio ed è nato questo progetto”.

Le canzoni sono scritte e musicate da Paolo Scipioni, il gruppo attualmente è composto da ragazzi del Fermano: lo stesso Paolo (voce e chitarra), Lara Perticari (violino), Andrea Mattei (basso), Luca Giarritta (fisarmonica e pianoforte), Elena Maria Eusebi (voce), Lucia Marchioli (viola).

Parlami della vostra attività. “Dopo “Battaglione Batà – Resistenza e Liberazione nel Fermano” abbiamo recentemente composto un altro Cd andando oltre, cantando della Resistenza al giorno d’oggi, dell’esclusione sociale, dell’immigrazione, della mancanza di lavoro, della deturpazione ambientale. Tutti argomenti che privano l’uomo della libertà in senso lato e che vanno affrontati con coraggio. Con la nostra musica vogliamo far riflettere su queste tematiche”.

Iniziative, concerti? “Suoniamo in locali del territorio ma ci stiamo proponendo anche fuori regione, inoltre abbiamo collaborato con l’Orchestra giovanile del Conservatorio di Fermo, partecipiamo ad incontri con le scuole. Mi preme sottolineare due date – conclude Paolo -: domenica 18 marzo organizziamo per il terzo anno, in collaborazione con l’ANPI di Fermo, il ristorante “L’Amaca” di Altidona e con due guide escursionistiche, Stefano Properzi e Nicola Pezzotta, un’escursione aperta a tutti sui sentieri della memoria dal titolo “Un Sentiero, la Montagna, la Guerra”. Riscopriremo i luoghi della battaglia di Montemonaco combattuta il 18 marzo del 1944 tra le truppe tedesche e il Battaglione Batà, che vide la morte di tanti, coraggiosi ragazzi. Appuntamento verso le 8,30 ad Altino di Montemonaco” (per informazioni, tel. Paolo Scipioni 340.6818765; oppure Stefano Properzi, 338.3365114).

La seconda iniziativa? “Il 30 aprile ci sarà un nostro concerto al Teatro di Porto San Giorgio e con l’occasione presenteremo due videoclip realizzati con Francesco Pascali, giovane regista di Fermo ed un libro di favole scritte da noi”.

Alessandro Sabbatini

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