Gentilezza contro cattiveria: la formula del maestro Moschini nel libro di Zefiro

Marco Moschini

MARCHE - In un periodo come questo, pieno di ansie e incertezze sul futuro a causa della pandemia, se c’è qualcosa che nel proprio piccolo è possibile fare per far stare meglio gli altri, ma anche se stessi, è essere gentili. E proprio di gentilezza la casa editrice fermana Zefiro discuterà mercoledì 17 marzo in compagnia di Marco Moschini, autore del libro per bambini “Musi lunghi”, e dell’illustratrice Manuela Morelli.

Musi lunghi è un paese abitato da gente assai strana. Mai qualcuno che dica grazie, prego, scusa, per favore. Mai qualcuno che sorrida, che pronunci una frase gentile o compia un gesto gentile: solo pugni e litigi. Gli abitanti, addirittura, sono talmente rigidi da non piegare neanche le braccia, pertanto anche portare il cibo alla bocca rappresenta un problema. Quando, in mezzo a quei musoni, nasce una bimba diversa, allegra, simpatica, questi la cacciano via. Lontana, la piccola conoscerà una nuova vita, fatta di amore, gentilezza e altruismo. Ma tornerà, e a quei musoni dei suoi ex concittadini qualcosa insegnerà…

“Chi scrive per i bambini fa il lavoro sporco della speranza, che è un lavoro difficile, perché il male è fico”. Ѐ da questa riflessione dello scrittore Bruno Tognolini che il maestro Marco Moschini trova l’ispirazione per scrivere “Musi Lunghi”, illustrato da Manuela Morelli.

“Oggi, l’idea che chi è cattivo è fico va molto di moda, ma essere cattivi, maleducati, egoisti è facile, basta pensare solo per sé. Molto più difficile, invece, è pensare anche per gli altri ed essere gentili” dice Moschini, paragonando la gentilezza a una chiave che permette di entrare nel cuore delle persone, sia in tempi di pandemia che nella normalità. E cita lo scrittore scozzese Ian Maclaren, il quale diceva: “Sii gentile, ogni persona che incontri sta combattendo una dura battaglia”. Proprio per questo la gentilezza sta bene dappertutto, “è come la neve - afferma Moschini - che abbellisce tutto ciò che copre”. Ma, essere gentili non è semplice, e la gentilezza ha tante sfaccettature. “La gente pensa che per essere gentili basti dire grazie, prego, scusi tanto, mi dispiace, ma queste sono solo formule, mentre la gentilezza è sostanza, è forza, è coraggio: il coraggio di stare dalla parte di chi è escluso, per non farlo sentire solo” spiega Moschini.

“Musi lunghi” parla ai grandi, ma soprattutto ai bambini, che alla gentilezza devono e possono ancora essere educati. “Molto contano i media. Tanti film si basano sulla prevaricazione ed è chiaro che poi un atteggiamento gentile è difficile da tirar fuori. La gentilezza è una postura delicata, ha bisogno di modelli e, quando si offrono solo modelli di prevaricazione, i bambini, come spugne, assorbono quelli” afferma Moschini.

Sta emergendo, inoltre, una sorta di parità tra bambini e adulti. “Lo scrive Marina D’Amato nel suo “Ci siamo persi i bambini”. I bambini - rimarca Moschini - devono fare i bambini, conquistarsi i loro spazi pian piano, crescere, maturare, invece credono di poter fare tutto. I pochi figli che nascono vengono considerati preziosi dai loro genitori, di conseguenza viziati. Si è perso il senso dell’attesa, del desiderio, della conquista, poiché tutto è concesso all’istante”.

L’appuntamento con il maestro Marco Moschini, senigalliese di nascita ma fermano d’adozione, e l’illustratrice del suo “Musi lunghi” Manuela Morelli, intervistati da Francesco Moglianesi, è per mercoledì 17 marzo, alle ore 21.15, sul canale Youtube “Ѐdi.Marca Editori” e sulle pagine Facebook “Una mole di libri” e “Zefiro Edizioni”.

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