FERMO – Cinquecento spettatori, esecuzione del “Vespro per la Beata (e Santissima) Vergine” di Claudio Monteverdi (1610), 66 professionisti impegnati tra musicisti, voci soliste e direttore. Un successo oltre le più rosee aspettative per il Fermo Vocal Fest che, nella chiesa Concattedrale di San Domenico, ha vissuto uno dei momenti clou in cartellone con il concerto della Vox Poetica Ensemble con coro e strumenti. Impiegati 45 cantori (soprani, contralti, tenori e bassi), 5 solisti (due soprani e tre tenori), 16 strumentisti con strumenti barocchi (con violini, viole, cornetti, tromboni a tiro, dulciana, flauti a becco, organo, clavicembalo). Di spicco la partecipazione di Cristina Fanelli e Anna Piroli (soprani), Luca Cervoni, Marco Scavazza e Matteo Laconi (tenori), Alessandro Ciccolini (primo violino). Nome noto a dirigere la compagine: Alessandro Quarta, docente del conservatorio di Verona e presidente della Fondazione italiana per la Musica Antica.
Claudio Laconi, presidente dell’associazione Musica Poetica di Fermo che organizza il Festival, esprime viva soddisfazione: “Ancora emozionati dal concerto, con la Concattedrale di San Domenico gremita in ogni ordine di posto. Una esecuzione suggestiva, con il calore di 500 presenze provenienti da tutto il territorio regionale, ma anche da diverse regioni italiane, ulteriore riprova che si può attrarre turisti anche con le iniziative concertistiche. Non possiamo che essere soddisfatti dell’esito del concerto e dall’andamento del nostro Festival che ci gratifica e sprona a fare sempre meglio. Voglio ribadire il nostro più sincero ringraziamento all’Amministrazione comunale, al sindaco Paolo Calcinaro e all’assessore Micol Lanzidei e al parroco Don Michele Rogante che ci ha ospitati con grande collaborazione e generosità per i quattro giorni, tra prove e concerto, dove abbiamo pacificamente invaso tutti gli spazi della Concattedrale di San Domenico. Un enorme grazie al maestro Alessandro Quarta per aver guidato solisti, coro e la nostra fantastica orchestra con strumenti barocchi, con Alessandro Ciccolini primo violino, nell’esecuzione di uno dei principali capolavori della storia della musica. Infine un grazie particolare al presidente della Fondazione Carifermo Giorgio Girotti Pucci per il fondamentale supporto, e grazie agli sponsor e a tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione di una produzione musicale di così alto livello”.
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