Fermo e Porto San Giorgio insieme nella rete degli itinerari culturali della Rotta dei Fenici

FERMANO - La Rotta dei Fenici, ovvero la connessione delle grandi direttrici nautiche che, dal XII secolo a.C., furono utilizzate dal popolo dei Fenici quali fondamentali vie di comunicazione commerciali e culturali nel Mediterraneo, è stata al centro del Forum 2019 del Distretto 2090 del Rotary nell’ambito di Tipicità, che ha sottolineato e posto al centro del dibattito le potenzialità culturali e turistiche delle due città di Fermo e di Porto San Giorgio, entrate ufficialmente in questa rete.

Nei loro interventi i Sindaci Paolo Calcinaro e Nicola Loira hanno sottolineato l’importanza di circuiti che sanno mettere in evidenza le peculiarità delle città, le loro caratteristiche ed i loro contributi in fatto culturale e turistico, dando ad essi quel rilievo e quella visibilità importanti per attrarre turismo e incrementare la conoscenza del nostro territorio.

Il Forum ha rappresentato un’occasione per riflettere sulle opportunità per i sistemi turistici locali generate dall'attivazione di itinerari culturali sovranazionali ad opera di organismi come il Consiglio d’Europa o le Macroregioni dell’Unione Europea. E su questo l’assessore alla cultura ed al turismo di Fermo Francesco Trasatti ha portato l’esempio dell’interdipendenza, della stretta interconnessione esistente a Torre di Palme fra diversi fattori, considerando il fatto che in quello che è uno dei borghi più belli d’Italia coesistono e stanno per coesistere tutti quegli elementi che concorrono a valorizzarne la bellezza, dal prossimo museo archeologico, al punto informativo già avviato all’essere palcoscenico ideale del Laboratorio della Dieta Meditteranea.

Presenti anche Barbara Toce del Congresso Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa; Antonio Barone, Direttore della Rotta dei Fenici; Massimo Tedeschi, Presidente Via Francigena; Alessio Cavicchi dell’Università di Macerata, Michele de Vita del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio.

La Rotta dei Fenici rappresenta già un esempio operativo di come soggetti pubblici e privati possano coordinarsi mettendo in rete obiettivi e prassi di valorizzazione del patrimonio storico-culturale, con ricadute molteplici sia sul versante socio-culturale che su quello economico. Organismi sovranazionali, Università, enti locali, imprese turistiche si mettono in rete per offrire a turisti e comunità locali nuove prospettive di fruizione dei territori, arricchite da una nuova consapevolezza storica che ne esalta la ricchezza e profondità di senso.

Reti che richiedono ai soggetti coinvolti l’adozione di innovazioni che riguardano la propria mission, l’organizzazione e la comunicazione interna ed esterna alla rete. Il Forum ha voluto indagare questa dimensione mettendo a confronto le diverse prospettive, attraverso il contributo di testimoni qualificati.

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