Davide Grittani presenta a Sant'Elpidio a Mare il suo ultimo romanzo "La rampicante"

SANT'ELPIDIO A MARE - Esce “La rampicante”, tragedia pop e shakeasperiana con cui Davide Grittani indaga le coscienze: ci siamo meritati tutto ciò che abbiamo avuto? L’epopea di un ragazzo che inseguendo il passato inciampa nella verità, un romanzo sull’importanza del dono e sulla perversa casualità della fortuna. In libreria e nei bookstore on-line da novembre per LiberAria Editrice, decimo romanzo della collana “Meduse” diretta da Alessandra Minervini. Il romanzo verrà presentato sabato 27 ottobre alle ore 11 presso Pellegrini Gardens di Via Fratte a Sant'Elpidio a Mare. Giulia Ciarapica dialogherà con l'autore.

"Chi l’ha visto racconta che Riccardo Graziosi giacesse a terra, faccia incollata all’asfalto, immobile sopra un adesivo di catrame, prono al suo destino. L’impatto doveva avergli rotto diverse costole, dalle ferite cominciava a perdere sangue, non molto ma quanto bastava a mescolarlo alla terra, a impastarlo col fango. Il giorno prima aveva piovuto di santa ragione e le strade erano ancora zuppe, per questo chi assistette all’incidente ipotizzò che si fosse trattato di fatalità, di pneumatici che planando su una pozzanghera avessero fatto come pareva a loro. Il parabrezza doveva essersi sfondato sul colpo, schiudendogli l’unica via d’uscita. L’espulsione dall’auto. Chi l’ha visto dice che una volta a terra avesse ancora la gioia incastrata tra i denti, come frattaglie di mele in mezzo alle finestre degli incisivi. Racconta che avesse un ghigno sornione mentre fissava un punto impercettibile, un’apparizione invisibile agli altri. Il femore sinistro aveva perforato muscoli e tessuti, s’era spezzato in due e il tronco più lungo tendeva i jeans come i piloni di un circo. Chi ha assistito allo schianto sostiene di non aver mai visto nulla di simile, ma dice pure che, nonostante la morte gli stesse alitando sul collo, Riccardo fosse ancora cosciente. E a suo modo persino felice". (tratto da La rampicante) Questo l’incipit de La rampicante di Davide Grittani, una storia realmente accaduta (agli inizi degli anni Novanta) che l’autore ha ricostruito recuperando per intero fatti e misteri, mescolando con cura una trama d’altri tempi a personaggi e circostanze dei nostri giorni.

Ognuno di noi si trascina una sua “controstoria” dell’11 settembre, non di ciò che successe quel giorno ma di ciò che stava facendo in quel momento. In un piccolo paese che porta il nome del mare ma s’aggrappa alle colline, l’11 settembre 2001 un adolescente scopre di non essere ciò che credeva. Comincia una scivolosa rincorsa alla verità, un viaggio miserabile e commovente durante cui è costretto a misurarsi con ipocrisie, inganni, generosità, necessità e vendette. Nella calma imperturbabile di Sant’Elpidio a Mare ribolle il sangue di un ragazzo: un ragazzo che decide di ribellarsi alle logiche del branco, mentre una bambina sente voci nella sua testa e dispensa una strana saggezza, e mentre un padre impone rispetto comprando i destini di chi lo circonda.

La rampicante racconta la piccola e maestosa epopea di Riccardo Graziosi, la sua avventura umana dall’età di 15 ai 30 anni. Una trama fitta, tirata dalla prima all’ultima pagina, giocata sull’incapacità degli uomini di rendersi conto del privilegio che gli è stato concesso dalla vita, sull’importanza del dono (ammesso che uno riesca a riconoscerlo) e sulla perversa casualità della fortuna. Una tragedia pop e shakespeariana che parte da lontano e arriva fino alle Marche dell’ultimo terremoto (2016), una storia spietata e romantica che indaga le nostre coscienze, come dice Dacia Maraini a proposito de La rampicante, fino a chiederci se «ci siamo meritati tutto ciò che abbiamo avuto?»

Davide Grittani affronta alcuni dei temi più cari alla letteratura universale, come la relazione tra padre e figlio, il rapporto dell’uomo con la giustizia e con il denaro – e quindi essenzialmente con la verità – passando per la stringente attualità di argomenti come l’adozione e il disagio infantile, fino all’atto estremo, solenne e irreversibile della donazione d’organi. Furio Colombo descrivendo La rampicante sostiene che il romanzo «è come un documentario, narrato però con impetuosa espressività letteraria. Incalzano i fatti, le sequenza di eventi, la durezza delle parole e dei sentimenti, che hanno una brutale vitalità rara nella fiction».

Il continuo incalzare dei fatti e l’agilità coinvolgente con cui la storia procede, riportando paradossalmente tutto al punto di partenza, suggellano il titolo del libro: La rampicante. Riccardo trascorrerà la vita a implorare comprensione e meditare vendetta, inciampando continuamente nei rami dell’edera: simbolo del destino che non scende a patti, che non accetta compromessi.

Hanno detto de “La rampicante”

«La donazione degli organi resta il più misterioso e affascinante metodo per tornare a nascere. Sono davvero pochi i romanzi che se ne sono occupati senza scadere nella banalità, quello di Davide Grittani lo fa addirittura con una discreta dose di cinismo. Nelle mani del lettore, alla fine del libro, resta l’interrogativo che forse sta alla base di tutte le coscienze: ci siamo meritati tutto ciò che abbiamo avuto?».

Dacia Maraini

«Scritta in una lingua delicata, questa è la storia di come un tormento finisca per diventare una rivelazione. L’autore riporta la vita nelle terre scosse dal terremoto, e lo fa con la necessaria crudeltà della letteratura. Un libro molto denso, pieno di personaggi che si mostrano e nascondono continuamente come dentro scatole cinesi. Un omaggio alla poesia delle Marche, alla forza d’animo dei marchigiani».

Wanda Marasco

«La rampicante è come un documentario, narrato però con impetuosa espressività letteraria. Incalzano i fatti, le sequenze di eventi, la durezza delle parole e dei sentimenti, che hanno una brutale vitalità rara nella fiction. Di questo romanzo di Grittani si può dire che la narrazione, risoluta e tenace, supera l’invenzione. Non consola, fa luce».

Furio Colombo

«Un romanzo che incanta alla pagina, emoziona e coinvolge come poche altre storie. Grittani riesce a rapire la coscienza del lettore, che poi è la principale missione degli scrittori. La scrittura, visiva ed agile, appare dotata di una rara intensità ».

Roberto Pazzi

«La rampicante racconta di un Paese di cui non ci vergogniamo mai abbastanza, dei delitti e delle pene che ogni giorno si consumano nelle pieghe della nostra provincia. Scritto con una voce raffinata e cinica, il romanzo di Grittani parla di usura, amore, morte ma anche di trapianti e speranze. Parla delle Marche, terre magiche e misteriose in cui nulla sembra avvenire per caso. Nemmeno il terremoto, che scuote la vita dei personaggi ma che soprattutto scuoterà la coscienza dei lettori».

Andrea Purgatori

«Un viaggio all’interno di una terra che non si risparmia, che lesina le parole avvolgendosi in un silenzio senza redenzione; un’esperienza narrativa che forse va al di là delle possibilità umane di comprensione, offrendo al lettore uno spunto di riflessione necessario seppur crudele; un percorso ad ostacoli che si muove tra la donazione degli organi, il ricordo ancora vivo del terremoto e la percezione della solitudine a cui tutti gli uomini – buoni o cattivi – sono destinati. Un appello alla vita che, come l’edera, resiste e persevera. Tutto questo è La rampicante di Davide Grittani».

Giulia Ciarapica

«La capacità di riconoscere e aggrapparsi alla bellezza appartiene alle anime tormentate, come quelle di Riccardo ed Edera, protagonisti di un romanzo potente che intreccia ombra e luce, vita e morte, segreti e rivelazioni, sconfitte e rinascite. Questo continuo gioco di opposti, presente anche nell’esistenza di ognuno di noi, è narrato benissimo da Grittani che, con scrittura solida e mai compiaciuta, compone paesaggi umani nei quali sostare. Sullo sfondo le Marche, metafora di mondi interiori che tremano dal di dentro, eppure in grado di ricominciare».

Paola Cereda

Davide Grittani

Davide Grittani (Foggia, 1970) è giornalista e scrittore. Dal 2006 al 2016 ha curato la prima mostra internazionale della letteratura italiana tradotta all’estero Written in Italy, che ha raccolto ed esposto (in 16 Paesi di tutti i Continenti) una biblioteca di oltre 3200 traduzioni in rappresentanza di 800 autori italiani dal 200 ad oggi, 56 lingue e 24 alfabeti: per Written in Italy si è aggiudicato il Premio Maria Grazia Cutuli 2010. Ha pubblicato il romanzo Rondò. Storia d’amore, tarocchi e vino (Transeuropa 1998, allora diretta da Massimo Canalini) e E invece io (Biblioteca del Vascello 2016, Torino) presentato in concorso al Premio Strega 2017. Della sua scrittura e delle sue attività si sono occupati a vario titolo Alessandro Piva, Giorgio Barberi Squarotti, Giampaolo Rugarli, Dacia Maraini, Ettore Mo, Corrado Augias, Marcello Sorgi, Wanda Marasco, Andrea Purgatori, Massimo Canalini, Fabio Geda, Roberto Pazzi, Stefano Petrocchi, Mario Sansone e Furio Colombo. La rampicante (LiberAria Editrice 2018, Bari) è il suo terzo romanzo.

Per info: Ufficio stampa LiberAria, Federica Patera Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Tel.: 335.7123000

LiberAria Editrice, Bari “La rampicante”, romanzo di Davide Grittani 250 pp., € 16,50, ISBN 978-88-94922- 06-6 Uscita - Novembre 2018

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