FERMO - “Non capita tutti i giorni di portare a Fermo decine e decine di musicisti”. C'è un misto di soddisfazione e orgoglio nelle parole che il presidente del Conservatorio "Pergolesi" Carlo Verducci usa per presentare il 21° Stage internazionale del saxofono. La manifestazione, che si svilupperà da oggi a domenica, condurrà in città circa cento sassofonisti dall'Italia e dall'estero. Un appuntamento che - ha sottolineato Verducci - “nonostante le difficoltà del momento, continua a tenere alto il livello di qualità degli interpreti e la partecipazione di pubblico”.
Variegato il calendairio delle esibizioni che si terranno tutte all'Auditorium San Martino: dallo spagnolo Francisco Martinez che proporrà un programma di musica contemporanea (venerdì 11 ore 21) al Kansax Quartet che si esibirà insieme a Giuseppe La Terza (venerdì 11 ore 21.45). La Terza - ha spiegato Verducci - è uno dei professionisti italiani che è dovuto andare all'estero per affermarsi”, a Parigi per la precisione, dove si è stabilito. Una vera maratona sax attende gli spettatori sabato 12. Si partirà alle 21 con il Sonora Junior Sax, formazione campana di 60 elementi diretta da Domenico Luciano, per proseguire alle 21.30 con Jerome Laran e alle 22 con il Luigi Grasso Jazz Trio (Grasso, altro musicista italiano migrato a Parigi, a nove anni vinse “Bravo Bravissimo”, il programma televisivo condotto da Mike Bongiorno). A chiudere i concerti del 21° Stage del sax saranno, domenica 13 alle 12, i Saxfollia che presenteranno “Estate”, il loro ultimo cd. Tutti i concerti sono ad ingresso libero.
Non solo concerti, però. Lo Stage del sax si caratterizza infatti anche per la qualità delle lezioni e delle conferenze “a porte aperte” e per l'esposizione di strumenti musicali realizzati da due ditte francesi, ospitati all'interno del conservatorio.
Evidente,da quanto detto finora, il forte legame tra il sax e il Paese d'Oltralpe. A spiegarne il motivo il direttore del “Pergolesi” Massimo Mazzoni che, insieme alla prof.ssa Lusy Derosier, è un po' l'anima della manifestazione: “E' in Francia - ha detto - che è nata la storia classica del sax; a Parigi, per la precisione, dove, nel 1840, Adolphe Sax inventò questo strumento e dove è stata aperta la prima scuola di sax classico. A distanza di decenni, Parigini continua ad essere un luogo di primo piano sia per la produzione di strumenti che per la didattica”.
“Penso che per il sax - ha continuato - la Francia abbia ancora molto da offrire sia per la musica classica che per il jazz, mentre in Italia la situazione è più difficile. La musica dovrebbe essere insegnata fin dalla scuola materna: è l'unico modo per dare nuovo ossigeno al settore”.
“Felice di confermare questo appuntamento”, si è detto il vice sindaco e assessore alla Cultura Francesco Trasatti. “E' interesse dell'Amministrazione - ha proseguito - rafforzare il legame con il Conservatorio per rendere questa struttura sempre più inserita nel lavoro creativo della città”.
Sono 25 gli allievi che studiano sassofono nel conservatorio fermano. L'istituto sta ancora aspettando il via libera del Comune per poter utilizzare cinque aule dell'ex facoltà di Beni Culturali.
Francesca Pasquali
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