"Bello il Festival della Scienza di Fermo, città viva con migliaia di studenti ", lettera del Prof. Elvezio Serena

Barry Barish, Marica Branchesi ed Elvezio Serena

FERMO - "Ho partecipato all’inaugurazione della IX edizione di Fermhamente, il Festival della Scienza di Fermo, quest’anno dedicata alle “Frontiere”. All’ex Mercato coperto sono intervenuti tre ricercatori di origine marchigiana, due dei quali, giovani donne, ormai negli Stati Uniti, il terzo al prestigioso Istituto Internazionale di Tecnologia (I.I.T.) di Genova. “Dove sta andando la Scienza? Le frontiere e le nuove sfide della ricerca scientifica”, questo il tema trattato durante la Conferenza di apertura".

Inizia così la lettera del Prof. Elvezio Serena, ex docente di Fisica I.T.T. “G. e M. Montani” di Fermo che continua: "Ho seguito qualche evento tra i tanti che sono stati proposti, di ottimo livello, per le scuole ma anche per il pubblico interessato. Domenica ho partecipato all’evento di chiusura al Teatro dell’Aquila “Scienza o Magia? La sottile linea di frontiera tra scienza e pseudoscienza“. L’astrofisico e divulgatore Luca Perri, volto noto di Raiscuola, e il prestigiatore Jack Nobile hanno intrattenuto piacevolmente i numerosi presenti.

Mi complimento con il direttore artistico di Fermhamente Andrea Capozzucca, con il direttore di Labilia Mauro Labellarte, con l’Assessore alla Cultura del Comune di Fermo Micol Lanzidei e l’Amministrazione tutta, e con il funzionario comunale Fabio Ragonese. Il mio plauso va anche ai docenti e agli studenti, tra gli altri ai vigili del fuoco, alla polizia scientifica e all’Arpam, ai partner istituzionali, agli sponsor e ai media partner, e a chi ha sostenuto economicamente e logisticamente il Festival, impegnativo ma di successo: in quattro giorni sono stati movimentati circa 6.000 studenti, decine di insegnanti e migliaia di persone.

Ciò che voglio sottolineare è anche la valorizzazione del centro storico della città, utilizzando contenitori prestigiosi come il Teatro dell’Aquila, il Gabinetto del Sindaco al palazzo dei Priori, l’Oratorio di San Domenico, il Museo Archeologico, il Museo Polare e la stessa piazza del Popolo, oltre ovviamente altre sale moderne e attrezzate. Il più importante Festival della Scienza in Italia è probabilmente a Genova (quest’anno si svolge dal 23 ottobre al 2 novembre), ma anche a Bergamo, Padova, Trieste, Roma, Napoli si svolgono festival scientifici di grande richiamo.

Ma Fermhamente, con questa IX edizione, ha superato ampiamente tutti gli esami: direi che è maturo anche per trascinare un premio Nobel, penso al fisico Giorgio Parisi (ricevuto il riconoscimento nel 2021 per i suoi studi sui sistemi complessi) o al fisico sperimentale Barry Barish (ricevuto nel 2017 per l’osservazione delle Onde gravitazionali, l’ho conosciuto nel dicembre 2019 all’inaugurazione dell’anno accademico del Gran Sasso Science Institute - G.S.S.I. a l’Aquila). Ma anche l’astrofisica marchigiana Marica Branchesi, professoressa al G.S.S.I. (classificata nel 2018 da TIME tra le 100 donne più influenti al mondo) potrebbe essere coinvolta.

Mi auguro che il progetto venga portato avanti con convinzione dalla prossima amministrazione comunale, perché Fermo-città Learning City Unesco si presta molto bene a iniziative come questa. Una città viva, con moltissimi giovani e tanti curiosi che si sono avvicinati alla scienza apprezzando anche spazi meravigliosi.

Fermo ha ospitato la Scuola nazionale di Storia della Fisica organizzata da A.I.F., dedicata ai 100 anni della Meccanica Quantistica, svolta con grande successo nel febbraio scorso al Montani, dove a fine dicembre si terrà il tradizionale Tombolone Scientifico".

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