A Monterubbiano suggestivi abiti da sposa e gli affreschi di Pierpalma da Fermo

MONTERUBBIANO - Due eventi di grande interesse storico-culturale in programma il 13 e il 14 agosto a Monterubbiano. A San Rocco, nell’ incantevole giardino pubblico, il 13 agosto, alle ore 22, gli abiti indossati da nonne, da mamme e da giovani spose, confezionati da maestre artigiane e da famosi stilisti, sfileranno, sotto la luna, accompagnati dal profumo dei pini e dei fiori, dal verde dei prati, dallo scintillìo delle fiaccole, dall’armonia della musica. In un’atmosfera da sogno, la bellezza degli abiti sarà esaltata dalla rara bellezza di San Rocco, il magnifico parco che l’Architetto Luca Galli, anch’egli innamorato di Monterubbiano, ha realizzato, nel 1872, arricchendone il patrimonio monumentale ed esaltandone la unicità dello splendore. San Rocco è preziosa opera d’arte dall’inestimabile valore, forse concepita per gli dèi immortali, avrebbero detto gli antichi. La sera del 13 agosto, eleganza, armonia, profumo, stile, poesia, estasi, mistero, fascino saranno protagonisti dello spettacolo di grande bellezza, nell’altrettanto grande bellezza di San Rocco,

Il giorno 14 prossimo, alle ore 21,30, nella Sala Consiliare, avrà luogo l’incontro artistico-culturale sugli affreschi di Pierpalma da Fermo della Chiesa dei SS Giovanni Battista ed Evangelista, nel quadro dell’iniziativa promossa in rete dalla Provincia di Fermo e dai Comuni di Fermo, Monterubbiano, Monteurano, Ponzano di Fermo, Torre San Patrizio, con relazione di Walter Scotucci e foto originali di Vittorio Brunelli.

Allo scopo di accompagnare l’evento con notizie storico-artistiche, qui si richiamano alcune memorie tra quelle recuperate nell’ambito delle ricerche che il dott.Luigi Centanni, nel 1947, su commissione dell’allora Preposto don Riccardo Lisi, ancora benevolmente ricordato da numerosi monterubbianesi, ha raccolto in un opuscolo, in occasione dei festeggiamenti per la Incoronazione della Beata Vergine di Lourdes, che l’arch. Carlo Calzecchi Onesti, figlio di Temistocle e babbo di Rosa, aveva sintetizzato in precedenza in “Ars Una”, che il dott. Scotucci e la dott.ssa Pierangelini hanno sintetizzato nel volume dedicato a Vincenzo Pagani. La Chiesa di San Giovanni, che ospita gli affreschi di Pierpalma da Fermo, relativi allo “Sposalizio mistico di Santa Caterina di Alessandria “ e ad immagini votive riportate su tre delle nove facce concave di una colonna, venne edificata nell’anno 1238, come si legge sull’architrave della sua porta laterale. La struttura della Chiesa ha subìto, nel tempo, numerose modificazioni, che ne hanno stravolto l’originario equilibrio interno ed esterno. Le modificazioni hanno riguardato anche la più piccola delle due navate, rimasta occultata da un muro qui eretto sulla fine del settecento. In essa, nel 1880, furono riscoperti gli affreschi, che oggi ammiriamo. Proprio nella nicchia centinata della navicella minore, così descrive il critico d’arte Mazzalupi, attrae l’attenzione l’affresco che, risalente al 1462, rappresenta lo “Sposalizio di Santa Caterina di Alessandria”, come richiama la ruota uncinata retta in mano dalla Santa, e che, secondo la critica più accreditata, è realizzato con ” tecnica evoluta, anche se di semplicità primitiva”.

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