“Tomica”, la storia alpinistica dei Monti Sibillini. Appuntamento venerdì 30 giugno con il CAI di Fermo

CAMPIGLIONE DI FERMO - “Tomica e le vie segrete della Sibilla” è un documentario che racconta la storia alpinistica dei Monti Sibillini. Prendendo spunto dalla prima ripetizione in libera della sua via di arrampicata sportiva più impegnativa - Tomica - affacciata sui laghi di Pilato, nel cuore del Parco Nazionale, il film segue le mosse di Gabriele, giovane alpinista cresciuto nel mito di un percorso leggendario e inviolato: i tentativi, le salite sui sentieri, le notti in bivacco, fino alla catartica liberazione della via.
Un filo rosso che si intreccia con le storie dei vecchi e dei nuovi protagonisti di queste montagne, da sempre portatrici di un’aura di mistero e in costante, per quanto spesso tragico, cambiamento.

Un film di Andrea Frenguelli che media tra diverse forme di racconto documentari, e che il CAI di Fermo ha voluto inserire nella rassegna "Suoni immagini & pagine di montagna". La proiezione si terra venerdì 30 giugno, a partire dalle ore 21, al Cinema Multiplex di Campiglione di Fermo (prenotazione obbligatoria per tutti entro domenica 25 giugno / posti limitati / WhatsApp 3393066070).

“I Monti Sibillini - si legge nelle note di regia - sono terra di pastori e di negromanti, di magia e di leggende, capace di regalare infinita bellezza nel suo paesaggio ma anche immani tragedie naturali. Un terreno ideale per una ricerca narrativa ma talmente tanto denso di significanti da lasciare a volte smarriti. In questo senso, raccontare i Sibillini attraverso la loro storia alpinistica, tenendo ben a fuoco le evoluzioni dell’arrampicata, rappresenta un motore narrativo prezioso e ideale.
Tomica e le vie segrete della Sibilla non tratta solo la salita in arrampicata libera di una via difficile in ambiente, né si limita ad una lista asettica di personaggi del passato, ma è anche l’occasione per descrivere una terra che negli ultimi decenni ha vissuto cambiamenti epocali, sia dal punto di vista ambientale che antropologico.
La più fragorosa manifestazione naturale dei monti Sibillini è ovviamente il terremoto, una forza capace di cambiare la sociologia di un intero territorio ma anche di plasmare le montagne.
Dopo i terremoti del 2016/2017, si può dire che buona parte della storia alpinistica dei Sibillini vada riscritta, un cambiamento amaro ma non necessariamente negativo.
Un altro dato ambientale è la scomparsa del ghiaccio: i Sibillini esprimevano la loro più sincera bellezza alpinistica nelle vie invernali, quando si formavano vere e proprie cascate, ormai scomparse a causa dei cambiamenti climatici.
Resta intatto, invece, il fascino del suo tormentato paesaggio: inserito all’interno del contesto del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Gendarme di Pizzo del Diavolo rappresenta uno dei siti più spettacolari di queste montagne. Il film è occasione di assoluta valorizzazione per i luoghi attraversati, che sono concretamente protagonisti del film, promuovendone una fruizione lenta e a misura d’ambiente, nonché raccontando un lato della loro storia sconosciuto ai più”.

Devi effettuare il login per inviare commenti

Annunci

apette lat

Vai all'inizio della pagina
Preferenze Cookie
Le tue preferenze relative al consenso
Qui puoi esprimere le tue preferenze di consenso alle tecnologie di tracciamento che adottiamo per offrire le funzionalità e attività sotto descritte. Per ottenere ulteriori informazioni, fai riferimento alla Cookie Policy.Puoi rivedere e modificare le tue scelte in qualsiasi momento.
Analytics
Questi cookie ci permettono di contare le visite e fonti di traffico in modo da poter misurare e migliorare le prestazioni del nostro sito. Ci aiutano a sapere quali sono le pagine più e meno popolari e vedere come i visitatori si muovono intorno al sito. Tutte le informazioni raccolte dai cookie sono aggregate e quindi anonime.
Google Analytics
Accetta
Declina
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Salva la corrente selezione