FERMO - Il grande complesso dell’ex Manicomio provinciale, a seguito degli interventi di alcuni anni fa (Direttore AV4 dr. Licio Livini), è stato ben recuperato, ed è oggi utilizzato come sede dell’AST, Azienda Sanitaria Territoriale di Fermo, del Laboratorio analisi, del Punto Vaccinazioni, della Farmacia e di tanti altri servizi. Anche la guardiola di ingresso, per tanti anni abbandonata, è ottimamente utilizzata come URP, Ufficio Relazioni con il Pubblico.
"La struttura - spiega il prof. Elvezio Serena, già presidente della sezione fermana di Italia Nostra - si snoda lungo via Dante Zeppilli (1897-1918, fermano forse troppo dimenticato), importante strada di collegamento, con via Falcone e via Virgilio, tra le provinciali Fermana e Pompeiana, dove (tra l’altro) sono ubicati gli uffici provinciali INAIL/INPS e la Caserma della Guardia di Finanza, oltre ovviamente le abitazioni e i negozi del popoloso quartiere S. Caterina. Da documenti e foto disponibili sul sito dell’Università di Camerino (www.spazidellafollia.unicam.it) risulta che la recinzione lungo via Dante Zeppilli, dalla parte dell’ingresso principale, sia stata realizzata nel 1903 con colonne in mattoni e ringhiera metallica (vedi foto). Quindi un’opera d’arte soggetta ai vincoli della Soprintendenza, di ben 120 anni. Successivamente la ringhiera metallica è stata sostituita con muratura, oggetto di recente restauro come sopra accennato".
"Alcuni anni fa - continua il prof. Serena -, di fronte alla rinnovata recinzione, sono stati posizionati contenitori di rifiuti a scheda, uniti a tabelloni per affissioni pubblicitarie. E’ evidente il danno estetico, e non vedo la necessità di collocare proprio lì i cassonetti dei rifiuti, visto che nelle immediate vicinanze ci sono pochi residenti. Non credo che i passanti abbiano la scheda per scaricare lì i rifiuti differenziabili, dato che dovrebbero farlo in prossimità della loro abitazione. I contenitori dei rifiuti e gli spazi per le affissioni spostateli in altro sito, nei dintorni, ad esempio sul lato opposto della strada: vanno evidenziate la bellezza e l’armonia della recinzione, ma anche delle grandi cancellate di ingresso, osservabili sia dai pedoni, sia dagli automobilisti. E’ possibile trovare una soluzione che rispetti il decoro urbano, e nello stesso tempo accontenti gli abitanti della zona. E’ noto il grande valore del patrimonio architettonico e storico-artistico del centro storico della città, ma anche appena fuori le mura Fermo possiede tesori che meritano di essere conosciuti, apprezzati, valorizzati e tutelati da tutti.
Mi spingo ad una ulteriore proposta, nell’ottica di migliorare la mobilità pedonale, e non privilegiare sempre gli automobilisti. Le poche auto parcheggiate davanti alla storica recinzione (vedi foto), lato sinistro dell’ingresso principale AST (URP), potrebbero essere posizionate dal lato opposto della strada, o nei dintorni, vista la disponibilità di spazi. Questo consentirebbe di lasciar transitare agevolmente, attraverso opportuna segnaletica, i numerosi pedoni che giorno e notte percorrono la lunga Bretella di Santa Caterina, parzialmente dotata di percorso protetto (via Giovanni Falcone).
La realizzazione di una piccola passerella (vedi foto), in corrispondenza della facciata dell’ex Chiesa dell’Annunziata, eviterebbe di costringere i passanti a muoversi lungo la strada, rischiando di essere investiti dalle auto che sfrecciano in velocità, con notevoli benefici in termini di sicurezza.
Invito amministratori e dirigenti comunali fermani a prendere consapevolezza di quanto segnalato, per un maggior decoro urbano e per l’attenzione verso i pedoni e le categorie più fragili. Ma anche la nuova Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno-Fermo-Macerata dovrebbe prestare attenzione a queste situazioni".